Mio figlio morde: cosa fare? Guida pratica per genitori in difficoltà

Il comportamento di mordere nei bambini è spesso fonte di preoccupazione per i genitori, ma è importante riconoscere che si tratta di un’attività fisiologica normale durante le prime fasi dello sviluppo.

Questo comportamento esplorativo inizia già dai 6-8 mesi di età, quando i bambini utilizzano la bocca per conoscere il mondo che li circonda.

Nonostante ciò, se il mordere diventa un’abitudine frequente e senza una motivazione chiara, specialmente dopo i 24-30 mesi, potrebbe segnalare un disagio sottostante che richiede attenzione.

Esplorazione sensoriale e comunicazione

I bambini esplorano il mondo attraverso i sensi, e la bocca è uno degli organi principali per questa esplorazione. Questo comportamento non si limita agli oggetti ma può estendersi anche ai coetanei durante le interazioni sociali.

Con il crescere, il morso può diventare un’espressione di disagio o frustrazione, o un modo per affermare sé stessi in situazioni di conflitto. È cruciale notare che non tutti i bambini mostrano questo comportamento e che vi è una grande varietà nella frequenza e nell’intensità dei morsi.

La reazione degli adulti al morso infantile è spesso carica di ansia e preoccupazione. Questo comportamento lascia segni visibili e causa dolore fisico, suscitando una risposta emotiva intensa. Vi è la tendenza a interpretare il morso con significati negativi, senza considerarlo nel contesto dello sviluppo infantile. Di fronte a un bambino che morde, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’intervento educativo e la libertà di esplorazione, evitando reazioni guidate dall’ansia adulta.

Quando si affronta il comportamento di mordere, è essenziale evitare sgridate o metodi punitivi, che possono confondere il bambino senza offrire soluzioni comprensibili. Al contrario, è importante mantenere una coerenza educativa e interrompere l’atto del mordere con fermezza ma senza aggressività. Offrire alternative sicure può essere utile, soprattutto se il bisogno di mordere deriva da un’esigenza sensoriale.

Se il comportamento di mordere persiste frequentemente senza un apparente motivo dopo i 24-30 mesi, potrebbe indicare la presenza di un disagio più profondo. Questo può essere legato a cambiamenti significativi nella vita del bambino o a dinamiche familiari problematiche. In questi casi, è consigliabile cercare il supporto di un professionista per affrontare il problema in modo efficace.

Comprendere le motivazioni dietro il comportamento di mordere nei bambini permette ai genitori e agli educatori di adottare strategie più consapevoli ed efficaci. L’obiettivo è supportare i bambini nel loro processo evolutivo, rispettando le loro esigenze emotive e cognitive.

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