Bambini e videogiochi online: cosa devono sapere i genitori

bambini e videogiochi online
Videogiochi (iStock)

Videogiochi online in sicurezza: i consigli per i genitori. Tutto quello che c’è da sapere per proteggere i bambini.

Le vacanze estive sono già iniziate per i bambini. Questo significa tante ore per giocare all’aria aperta, andare al mare e in montagna, fare sport o frequentare i centri estivi. Purtroppo non solo questo, perché ci saranno sicuramente anche tanti bambini che in casa e perfino all’aperto staranno davanti agli schermi di computer, tablet e smartphone impegnati con i videogiochi. Un passatempo irrinunciabile per molti bambini e i genitori spesso lasciano correre, senza preoccuparsi troppo dei giochi che fanno i loro figli ed eventualmente con chi. Sono sempre più diffusi, infatti, i videogiochi online, ai quali si partecipa anche insieme a degli sconosciuti in rete.

I genitori, invece, dovrebbero fare molta attenzione, sia al tipo di giochi che alle eventuali altre persone con cui i propri figli giocano. Soprattutto non devono lasciare i bambini troppe ore davanti agli schermi.

Ci siamo già occupati in diverse occasioni dei rischi dei videogiochi, che creano dipendenza e possono modificare il cervello di bambini e ragazzi provocando gli stessi effetti dell’alcol e della droga, soprattutto i giochi più competitivi e violenti.

Va ricordato, poi, che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato che la dipendenza da videogiochi va classificata come un disturbo mentale. Una situazione da non sottovalutare.

Lo sappiamo, care unimamme, che alle volte non si può fare a meno di lasciare il pupo con il tablet in mano, così gioca e sta buono, soprattutto in quei giorni in cui siamo oberate di impegni e non riusciamo a stargli dietro, come in estate quando i bambini hanno tanto tempo libero.

Lasciar giocare i bambini con i videogiochi non è un peccato mortale, un po’ va bene, ma non bisogna esagerare. Cerchiamo di organizzare le loro giornate di vacanza in modo che siano impegnati anche in altre attività e trascorrano quanto più tempo libero all’aperto.

È molto importante, poi, sapere a cosa giocano i nostri bambini, quali sono i loro videogiochi preferiti e soprattutto se giocano online. In quest’ultimo caso, infatti, oltre che all’estraniazione dal mondo reale e alla dipendenza, c’è il rischio che accedano a siti web non adatti a loro e facciano brutti incontri.

Uno studio di McAfee, società produttrice di antivirus per computer e dispositivi elettronici, ha preso in esame il comportamento dei bambini con i videogiochi e quello dei genitori sulla loro sorveglianza. Quante ore trascorrono i bambini davanti ai videogiochi, i genitori sono abbastanza attenti? Quali sono i rischi per i bambini e come devono comportarsi i genitori? Ecco le risposte.

Lo studio è stato condotto da OnePoll con un sondaggio su 5.000 genitori di bambini di età compresa tra 6 ai 16 anni che giocano online o con console di gioco in Australia, Germania, Singapore, Stati Uniti e Regno Unito.

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Videogiochi online: i rischi per i bambini

Lo studio realizzato da McAfee ha scoperto che i bambini trascorrono in media 15 ore alla settimana davanti ai videogiochi.

La stragrande maggioranza dei genitori, il 95%, è preoccupata, tuttavia, allo stesso tempo lasciano giocare i figli e non sempre controllano o li controllano adeguatamente.

Circa la durata concessa:

  • il 92% dei genitori permette ai propri figli di giocare con videogiochi almeno un’ora al giorno,
  • mentre l’8% concede ai figli di giocare anche oltre cinque al giorno.

I bambini giocano con i videogiochi in media circa 2,13 ore al giorno, ovvero 15 ore alla settimana. Un tempo considerevole.

Nonostante le concessioni ai figli, i genitori sono molto preoccupati dei pericoli a cui possono andare incontro, tra i quali:

  • l‘esposizione a contenuti inappropriati
  • il possibile contatto con malintenzionati.

Caratteristiche, queste ultime, tipiche dei videogiochi online, quelli che si trovano sul web e offrono i social, anche giocando con altri utenti sconosciuti. Un ulteriore motivo di preoccupazione per i genitori.

I bambini che partecipano a giochi online con altri giocatori sono il 62%, secondo lo studio di McAfee. I rischi che si corrono in questi casi sono quelli di fare brutti incontri e di mettere a rischio dati riservati. I bambini potrebbero condividere in modo ingenuo informazioni sensibili su loro stessi.

I genitori nell’89% dei casi sono consapevoli di questi rischi, mentre il 71% è molto preoccupato dall’eventualità che il proprio figlio possa essere indotto a condividere dettagli sensibili o possa ricevere contenuti inappropriati, violenti (71%), espliciti (77%) o inerenti droghe (63%).

Cosa fanno i genitori per evitare questi pericoli? Molti controllano i figli mentre giocano online, ma il 9% ammette di non controllarli per niente, poi c’è un 6% che ammette di non aver affrontato con i figli un discorso su come comportarsi con i videogiochi.

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Videogiochi (iStock)

Un altro dato che deve far riflettere è che il 44% dei genitori riferisce di concedere ai propri figli di fare giochi non adatti alla loro età, perché consigliati a bambini o ragazzi più grandi. Nel 13% dei casi i genitori lasciano i figli giocare anche con videogiochi la cui età indicata è fino a 5 anni superiore.

Il rischio è che bambini o ragazzini partecipino a videogiochi per un pubblico quasi adulto, con contenuti violenti o sessualmente espliciti, perfino con apprezzamenti sul consumo di droghe.

Dunque è importante che i genitori conoscano i rischi a cui sono esposti i loro figli mentre giocano online, così come è importante che si informino sui loro giochi preferiti dai loro figli e i tengano lontano dai pericoli utilizzando strumenti e software per il parental control.

Riassumendo, i consigli degli esperti sono:

1- Meglio far giocare i bambini con videogiochi da console o comunque non online.

2- Se proprio non potete evitarlo, usate firewall, antivirus o software che tengano lontani siti web pericolosi, malaware, applicazioni dannose o link a rischi.

3- Infine ci sono dei software e delle app che possono limitare il tempo di utilizzo di un dispositivo elettronico, che si disattiverà allo scadere del termine. I vostri figli non saranno contenti, ma sarà un modo per limitare il tempo davanti allo schermo.

Che ne pensate unimamme? Siete d’accordo con questi suggerimenti?

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