Quando in ufficio una delle donne annuncia un’imminente gravidanza o va in maternità la notizia rimane nell’aria per un po’, piantando un semino nella mente delle colleghe che la seguono nell’impresa di lì a poco.
Insomma, rimanere “incinte per empatia” si può, a stabilirlo è un recente studio di alcuni ricercatori della Upsala University, Lena Hensvik e Peter Nilsson.
Secondo loro, se una donna è incinta, le probabilità che le colleghe di lavoro lo divengano a loro volta nel giro di 1,2 anni aumentano del 10%.
Solitamente si attribuisce un incremento delle nascite a una maggior spinta dell’economia, ma sussistono anche altre cause che questi scienziati tengono a sottolineare.
Per realizzare il loro studio hanno preso in considerazione:
- 15 mila donne impiegate presso un’azienda svedese
- l’azienda doveva avere meno di 5o persone che si sono succedute dal 1997 al 2004
Oltre alla famiglia, a influire sulla decisione di una donna di avere un figlio contribuisce anche il comportamento delle persone a lei vicine.
Il livello di educazione, in modo particolare, è un fattore determinante. Donne con livelli culturali inferiori tendono ad essere più influenzate dalle loro pari o da chi invece ha ricevuto un’istruzione più elevata. Non vale però il contrario.
Si tratta però di un fenomeno riguardante l’ambito prettamente femminile, perché invece gli uomini ne sono “immuni” o comunque non si lasciano influenzare così tanto.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Anche a voi è accaduta un’esperienza simile prima di andare in maternità?
Discutetene con noi se vi va.