Aiutare i figli a fare i compiti a casa è controproducente, lo dice la scienza

mamma e figlio

Unimamme, fino a questo momento forse eravate convinte che aiutare i vostri piccoli a fare i compiti fosse un’attività giusta e doverosa, ma ora, uno studio dell’University of Texas potrebbe mettere in discussione tutte le vostre convinzioni.

Gli scienziati infatti hanno effettuato un’attenta comparazione tra il coinvolgimento dei genitori e i risultati accademici, giungendo alla conclusione che l’influenza del sostegno di mamma e papà non fa la differenza.

Ma ci sarebbe anche di più. Dagli studi condotti dalle sociologhe Keith Robinson e Angela Harris emerge che il coinvolgimento dei genitori nei compiti scolastici ha addirittura un effetto negativo a partire dalle medie.

Altre “regole di buona genitorialità” che credevamo valide vengono sovvertite da questa ricerca, per esempio aiutare un adolescente nella scelta del corso di studi e introdurre rigide regole per lo svolgimento dei compiti hanno avuto l’effetto contrario.

Perché i genitori falliscono nel tentativo di aiutare i figli con i compiti a casa?

Non è possibile dire con certezza perché i genitori falliscano nonostante le buone intenzioni, ma potrebbe essere a causa del gap generazionale, ad esempio aiutare i ragazzi diventa più difficile al liceo perché mamma e papà si sono dimenticati quello che hanno studiato.

A quanto pare però i genitori continuano ad essere incredibilmente solerti nell’aiutare i loro figli. Secondo una ricerca svoltasi nel Regno Unito:

  1. 2 genitori su 3 aiutano i figli che hanno tra 5 e 15 anni a fare i compiti
  2. 1 su 6 svolge i compiti al posto del figlio

Le cause di questo atteggiamento sono diverse:

  1. per la pace della famiglia
  2. per proteggere il figlio da un fallimento
  3. per un senso di iper protezione

Questo atteggiamento però è controproducente perché si confondono le necessità dell’adulto, magari di sanare il ricordo di passati insuccessi e i bisogni reali del bambino.

A incidere sul buon rendimento dei figli sono due fattori:

  1. buon quartiere
  2. ambiente sociale elevato: a questi bambini viene detto che il successo viene corrisposto dall’impegno e la prova tangibile è davanti ai loro occhi

I ricercatori texani hanno constatato che i genitori dei bambini con buoni voti hanno posto standard elevati ma successivamente hanno lasciato via libera ai figli.

“L’ingrediente fondamentale è comunicare l’importanza dello studio e il valore della scuola” sostengono le ricercatrici a capo del progetto, si legge su Repubblica.

Ma se ancora aveste qualche dubbio ecco cosa potete fare:

  1. partecipare alle attività scolastiche
  2. avere alte aspettative per l’università
  3. leggere ai bambini prima che inizino la scuola perché, secondo una ricerca, questo li renderà più intelligenti

Da evitare invece:

  1. punizioni
  2. togliere privilegi

Piuttosto che punirli aiutateli a gestire lo spazio e il tempo in cui devono svolgere i compiti.

Unimamme e voi come vi comportate coi compiti dei vostri bambini? Li aiutate?

Raccontateci la vostra esperienza se vi va.

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