Il padre si rifiuta di versare l’assegno di mantenimento per i figli: il Tribunale gli dà ragione

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Il padre si rifiuta di versare l’assegno di mantenimento per i figli: il Tribunale gli dà ragione Universomamma

Un padre rifiuta di mantenere i figli maggiorenni e il Tribunale gli dà ragione.

Un Tribunale ha dato ragione a un padre in conflitto coi figli, perché questi, pur essendo maggiorenni, non vogliono studiare nè lavorare.

Padre e assegno di mantenimento a figli ventenni

Unimamme, oggi vi parliamo del caso di un padre separato che ha chiesto al Tribunale civile di Verona di non dover versare più l‘assegno di mantenimento ai due figli maggiorenni di 22 e 24 anni che vivono ancora insieme alla madre, separata dal marito. I due giovani non hanno portato a termine il ciclo di studi superiori e non si sono impegnati a cercare un lavoro. Quando la madre ha chiesto l’assegno di mantenimento dei figli in sede di separazione l’ex marito si è opposto.

I giudici hanno analizzato il caso e poi gli hanno dato ragione. Anche se è vero che “il diritto del figlio maggiorenne al mantenimento si giustifica nei limiti del perseguimento di un progetto educativo e di un percorso di formazione, nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni e aspirazioni”. Questo, però, deve essere “compatibile con le condizioni economiche dei genitori e con criteri proporzionalmente crescenti in rapporto all’età dei figli”. Secondo il Tribunale, in questo caso, “a fronte di un percorso scolastico non portato avanti, nonostante l’età, non ancora concluso, i due ragazzi non hanno “nemmeno colto concrete occasioni per inserirsi nel mondo del lavoro e conseguire la propria indipendenza economica.”

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Sottolineiamo che questa vicenda illumina circa il caso del mantenimento dei figli maggiorenni. Su questo aspetto i tribunali agiscono a loro discrezione. Ci sono state occasioni in cui i tribunali hanno imposto assegni anche per figli ultratrentenni perché svolgevano lavori occasionali. La cassazione invece, in altri casi, ha dato ragione ai genitori, perché quando il percorso formativo è finito, la continua mancanza di indipendenza economica indica inerzia colpevole. Unimamme, voi cosa ne pensate di questo esito di cui si parla su Fanpage?

 

 

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