Meningite B: contagiato un ragazzo in provincia di Pisa, è grave

Batteri della meningite (iStock)

Meningite B: contagiato un ragazzo a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, è grave. La notizia.

Un ragazzo di 16 anni ha contratto la meningite da meningogocco B ed è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Empoli. Il ragazzo vive a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, e frequenta l’istituto professionale Checchi nell’adiacente città di Fucecchio, comune compreso nella città metropolitana di Firenze. È stata attivata la profilassi tra le persone entrate in contatto con il giovane.

Un ragazzo della provincia di Pisa contagiato dalla meningite B ricoverato in terapia intensiva

meningite b

Un sedicenne di Santa Croce sull’Arno, comune della provincia di Pisa al confine con quella di Firenze (città metropolitana), è stato portato all’ospedale di Empoli con sintomi di cefalea, vomito e diffuso malessere. Un caso di sospetta meningite, poi confermato dalle analisi del laboratorio di immunologia del Meyer di Firenze. Il giovane ha contratto la meningite di tipo B e le sue condizioni purtroppo sono gravi. È stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva.

Il ragazzo non era vaccinato contro il meningococco B, il batterio responsabile di questo tipo di meningite. Il vaccino contro il meningococco B, insieme a quelli contro meningococco C, rotavirus e pneumococco, non è tra quelli obbligatori ma è inserito nel calendario vaccinale tra quelli raccomandati e offerti attivamente. Inoltre, rientra nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) ed è offerto gratuitamente in 3 o 4 dosi nel primo anno di vita, a seconda del mese di somministrazione della prima dose.

In Toscana la vaccinazione anti-meningococco B è offerta gratuitamente a tutti i bambini nati a partire dal primo gennaio 2014 e ai soggetti di qualsiasi età affetti da alcune patologie a rischio.

Nel Lazio il vaccino è gratuito fino ai 4 anni di età dei bambini che non siano stati finora vaccinati.

La notizia del caso di contagio da meningite B è stata data nel pomeriggio dell’11 dicembre dalla Asl Toscana Centro. Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno attivato la procedura di profilassi per tutte le persone che sono entrate in contatto con il sedicenne, circa una cinquantina di soggetti. Il ragazzo di Santa Croce sull’Arno frequenta l’istituto professionale Checchi di Fucecchio e gioca nelle giovanili della Ucd Cuoiopelli, una delle società calcistiche della sua città. Le persone sottoposte a profilassi, con antibiotici, sono i familiari, gli amici, i compagni di classe e di squadra del sedicenne. La profilassi è stata attivata solo per le persone che sono entrate in stretto contato con il giovane, come genitori, compagni di classe e di calcio e insegnanti. La profilassi, infatti, è necessaria solo per chi ha avuto contatti prolungati e ravvicinati con il contagiato.

Il meningococco è un batterio che non vive nell’ambiente, per cui oltre alla profilassi dei soli contatti stretti, non sono necessari ulteriori provvedimenti, come pulizie particolari o disinfezione degli ambienti frequentati dal malato.

Inoltre va precisato che il meningococco B è un batterio diverso dal meningococco C, che invece è stato responsabile di diversi casi anche mortali che si sono verificati in Toscana nel biennio 2015-2016. La meningite di tipo B, pure grave, ha una prognosi migliore rispetto a quella di tipo C.

Nel territorio della ASL di Empoli questo è il primo caso di malattia meningococcica che si verifica nel 2018. Casi isolati di questa malattia si manifestano quasi ogni anno.

I medici contano sul buon decorso della malattia, nonostante le condizioni del sedicenne.

Sul caso ha scritto Il Tirreno edizione di Empoli.

Non c’è da preoccuparsi troppo, unimamme. Se non che casi come questo confermano ancora una volta l’importanza della vaccinazione.

Vi ricordiamo il nostro articolo: Emergenza meningite: niente panico, parola di esperti

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