“Papà non volevo”: il racconto della 19enne che ha ucciso il padre violento

Il racconto di Deborah, la ragazza che ha ucciso qualche giorno fa il padre violento. Adesso è agli arresti domiciliari, ma presto potrebbe tornare libera.

Qualche giorno fa a Monterotondo, Deborah, una ragazza di 19 anni, ha ucciso il padre violento. La ragazza è agli arresti domiciliari, ma gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi della legittima difesa. Ipotesi che sembra essere confermata da molte persone, compresi i nonni della ragazza, che conoscevano bene la famiglia.

Il padre di Deborah era un uomo violento e lei ha agito solo per difendere la mamma e la nonna: “Ho preso il coltello per difesa: volevo solo che ci facesse andare via e che si calmasse”.

Il racconto di Deborah:Papà, papà. Perdonami, papà, non volevo”

Qualche giorno fa un uomo, Lorenzo Sciacquatori disoccupato e con precedenti, è stato ucciso da sua figli 19 enne. La vicenda è avvenuta a Monterotondo, la vittima è tornata a casa ubriaco alle cinque di mattina. Deborah, insieme alla mamma e alla nonna, hanno cercato di non farlo entrare a casa. L’uomo, però, è riuscito ad entrare ed ha iniziato a picchiare la compagna. Per scappare le tre donne sono uscite di casa, ma lui le ha inseguite. Alla fine La 19enne gli avrebbe sferrato un pugno in faccia che lo ha ucciso. La ragazza ha cercato aiuto ed è stata lei a chiamare i soccorsi.

Come riportato da Repubblica, è stato reso noto il verbale dell’interrogatorio della ragazza. Nel suo lungo racconto la studentessa che stava preparando la maturità, ha ripercorso anche gli anni di violenza. Era la mamma che subiva da tempo le violenze, come confermato anche dai nonni materni, ma l’uomo era violento anche verso di lei e verso la nonna paterna che abitava con loro.

Credits: Facebook

Quando papà tornava a casa ubriaco, mi preoccupavo soprattutto per nonna, a maggior ragione da quando era stata operata, un mese fa. Tra di noi è la più fragile, ci vede male, non volevo che lui le facesse del male“.

Poi racconta cosa è successo quella terribile mattina, quando dopo una nottata fuori è tornato a casa ubriaco: “Se l’è presa con mamma. Urlava come un pazzo, ci insultava. Io ho preso nonna e ci siamo chiuse in una stanza per un po’, aspettando che si calmasse“. L’uomo però non si è calmato: “A un certo punto, abbiamo deciso di andarcene. Io ero terrorizzata. Prima di uscire, per difendere mamma e nonna, ho afferrato un coltello dalla cucina. Non volevo ucciderlo, non volevo fargli del male. L’ho preso per difesa: volevo solo che ci facesse andare via e che si calmasse“.

Il padre le ha seguite per le scale e, poi, di nuovo, nell’androne del palazzo ha iniziato a tirare pugni in faccia a mamma Antonia. Poi si è diretto verso la sua anziana madre e sua figlia. E a quel punto Deborah, boxeure come lui, ha deciso di bloccarlo: “Non volevo facesse male a nonna, avevo paura che l’avrebbe ammazzata“.

I momenti successivi li ricorda a fatica, c’è stata una colluttazione e poi si è accorta che il padre stava male ed ha cercato di soccorrerlo. Quando ha capito che la situazione era grave ha iniziato a piangere ed a chiedere perdono: “Gli ho detto che gli volevo bene, che non volevo morisse. Che avevo bisogno di lui perché nonostante tutto lo amavo. Era imperfetto, ma era pur sempre mio padre“. E quando sono arrivati i soccorsi, l’hanno trovata così: in lacrime, con il volto di suo padre tra le mani.

Credits: Il Messaggero

I carabinieri di Monterotondo non hanno dubbi sulla veridicità del racconto della ragazza. Non ha cercato ne di scagionarsi e ne di alleggerire la sua posizione. Deborah è ai domiciliari a casa di una zia. É sotto shock e non si da pace per quello che è successo. É probabile che presto torni libera dopo che saranno formalizzate le contestazioni e forse rimarrà solo l’eccesso colposo.

Il procuratore Francesco Menditto e il PM Filippo Guerra nei prossimi giorni valuteranno se ci sono gli estremi per la legittima difesa: ma bisogna aspettare gli esiti dell’autopsia e di una serie di riscontri.

Voi unimamme state seguendo lo sviluppo di questa vicenda?

 

 

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