Il rapporto Censis sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani

contraccezione femminileIl rapporto Censis presentato a Roma ha messo in evidenza quanto gli italiani siano a conoscenza dei metodi contraccettivi.

A Roma è stato presentato il rapporto “Censis-Bayer” sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani. Il Censis è un istituto di ricerca socio-economica che effettua dei lavori di ricerca per vedere come cambia il nostro Paese.

In questo rapporto hanno valutato le conoscenze degli italiani per quanto riguarda il sesso sicuro, indispensabile per la tutela della salute delle donne. Dal Censis fanno sapere: “La sessualità non è solo l’ambito in cui si esprime appieno l’evoluzione dei valori della società, ma è anche la dimensione che racconta meglio quanto sono cambiati i modi di stare insieme e le relazioni, al di là di stereotipi, tabù e falsi miti. Una buona sessualità contribuisce al benessere soggettivo: perciò è importante sapere cosa ne pensano gli italiani, quanto sesso fanno e come lo fanno”.

I dati del rapporto Censis-Bayer sugli italiani e i metodi anticoncezionali

Nell’ultima indagine Censis-Bayer  sono state prese in considerazione un gruppo di persone tra i 18 ed i 40 anni. Dai risultati si è evidenziato che esiste una diffusa informazione di base: il 63,9% degli intervistati, conosce almeno un metodo contraccettivo chimico come la pillola, almeno un metodo di barriera oltre al profilattico e almeno un metodo naturale.

Come riportato dall’Agenzia Giornalistica Italiana (AGI), il livello informativo risulta maggiore tra chi ha avuto già rapporti completi e cresce al crescere del titolo di studio; il profilattico è il metodo più conosciuto in assoluto, il 92,8% nel complesso, il 94,1% tra gli uomini, merito anche delle campagne per la prevenzione delle Infezioni sessualmente trasmissibili, mentre solo al secondo posto si colloca la pillola, l’86,5%, valore che sale al 90,7% tra le donne.

Per quanto riguarda l’affidabilità dei metodi contraccettivi, la pillola ed il profilattico sono i metodi ritenuti più sicuri. La pensano così sia gli uomini e sia le donne, quasi in egual misura, cosa che contrasta con i dati di affidabilità reali dei due metodi: la contraccezione ormonale nelle sue varie formulazioni varia dal 91 al 99% di affidabilità, mentre per il profilattico siamo all’82%.

Anche se c’è una buona conoscenza dei diversi metodi contraccettivi, sono ancora tante le persone che decidono di non usarli affatto. Nello specifico:

  • Il 63,3% ha avuto almeno un rapporto completo non protetto,
  • il 15,% non ha utilizzato la contraccezione perché cercava una gravidanza,
  • solo il 21,6% ha sempre utilizzato contraccettivi.

Non si ricorre alla contraccezione per diversi motivi, ma in gran parte riconducibili alla situazione del momento:

  • non ne avevo a disposizione, il 22,5%,
  • ho deciso di correre il rischio, il 18,1%,
  • non pensavo che ci fossero grandi probabilità di una gravidanza, il 17,9%.

Oppure c’è una sorta di “deresponsabilizzazione”:

  • “La persona con cui ero ha detto che andava bene anche senza contraccettivi”, il 15,1%,
  • “la persona con cui ero si è rifiutata di usare contraccettivi”, il 3,8%,
  • il caso di coloro che hanno pensato che eventualmente si può fare ricorso alla contraccezione di emergenza, il 7,0%.

Dai dati si evince la necessità di diverse campagne divulgative che siano mirate ad accrescere il livello di consapevolezza dei rischi di un rapporto non protetto sia per quanto riguarda la contraccezione che le infezioni sessualmente trasmissibili.

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Voi unimamme conoscete questo rapporto sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani? Cosa ne pensate?

 

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