Un bambino nato senza una mano riceve una mano nuova: “posso tenerla?” – FOTO

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Fonte: Facebook

Un bambino riceve una nuova mano.

Unimamme, oggi vi raccontiamo la bella storia di Giulio, un bimbo che ha ricevuto un bellissimo dono.

Il 30 Aprile di 4 anni fa Giulio, un piccino di Pomezia, è venuto alla luce senza parte dell’avanbraccio e la mano. Dalle ecografie non sembrava esserci niente di anomalo e tanta è stata la sorpresa dei genitori.

Dopo i primi giorni papà Massimo e Mamma Samuela hanno deciso di informare con una lettera, amici e parenti che avrebbero dato al loro piccino “una vita normale e piena di amore”.

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fonte: Facebook

“Grazie alle nuove chirurgie di ricostruzione vorremmo ottenere presto per lui una manina artificiale che gli permetterà di fare tutto”.

Il bimbo, che ora ha 4 anni, si è tenuto in allenamento indossando una protesi per tonificare la muscolatura del braccio destro.

Il fratello maggiore, nel frattempo, ha ribattezzato la protesi: Energy, dal nome di un piccolo pony che possedeva.

Il video commovente di un bambino di 4 anni che riceve una nuova protesi


Ora Giulio indossa una nuova protesi ed è seguito da medici ed esperti dell’Ospedale Santa Lucia di Roma nella cui Fondazione va a fare terapia 2 vole la settimana.

La sua è una protesi a impulsi elettrici realizzata da Officine Pediatriche della top SpA di Palestrina. Questa protesi permette al bambino di afferrare oggetti grossi e piccoli, aprendosi e chiudendosi grazie agli impulsi inviati da Giulio stesso.

Il piccolo ha chiesto subito al tecnico ortopedico Daniele Zenardi: “Ammazza, posso tenerla?”. L’uomo è rimasto commosso dalla reazione del bambino alla protesi.

“Per molti può essere un semplice movimento meccanico ma per chi non ha la mano è un miracolo” ha spiegato mamma Samuela.

Per dare speranza anche ad altre famiglie con bambini nelle stesse condizioni di Giulio la sua mamma ha aperto una pagina Facebook: Giulio e l’Agenesia del braccio.

Sempre la mamma di Giulio gestisce anche  Agenesia, Amputazione, Malformazione Arti Superiori e un gruppo chiuso composto da persone che vivono storie simili a quella del figlio.

“Questo gruppo è stato creato affinché nessuna mamma e nessun papà si trovino al buio ha spiegato mamma Samuela.

Unimamme, vi è piaciuta questa vicenda? Sicuramente può portare un po’ di speranza a famiglie come quella di Giulio.

Noi vi lasciamo con la commozione davanti a un bimbo disabile che cammina per la prima volta.

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