Bambino disperso dopo l’attentato di Nizza ritrovato grazie a Facebook (FOTO)

bambino dispersoQuello che è successo a Nizza nella notte della Festa Nazionale Francese, che celebra la Presa della Bastiglia, è tragicamente assurdo: sono almeno 84 i morti, travolti da un camion che procedeva a zig zag e ad alta velocità sul lungomare Promenade des Anglais dopo che in tantissimi avevano assistito allo spettacolo dei fuochi di artificio.

Almeno 10 i bambini vittime del vile attacco e 54 i bambini feriti, secondo fonti francesi.

Tantissimi gli appelli pubblicati sui social, Facebook e Twitter (#RecherchesNice), per chiedere notizie di persone disperse. Tra questi anche quello della famiglia di un bambino di 8 mesi.

Bambino disperso ritrovato grazie a Facebook: ha solo 8 mesi

Fortunatamente però il bambino è stato ritrovato, come si legge sulla pagina Facebook di Tiava Banner, che però precisa non essere la madre.

Ecco il testo del messaggio associato alla foto:

“TROVATO!!!!! GRAZIE INFINTAMENTE ALLA SIGNORA JOY RUEZ!!!!!!!! 😃😃😃😃😃😃😃😃😃😃😃😘😘😘😘😘😘😘
GRAZIE FACEBOOK A TUTTI QUELLI CHE CI HANNO AIUTATO E INVIATO MESSAGGIO DI SUPPORTO ( non risponderò a tutti mi dispiace davvero)!!!!!!!

STOP AGLI APPELLI E AI MESSAGGI – NO INTERVISTE
(Precisazione: non sono la mamma del bébé)

ALTRI MEMBRI DELLA FAMIGLIA SONO RICOVERATI. NESSUN COMMENTO DA AGGIUNGERE. GRAZIE PER IL RISPETTO.
In preghiera per la mia famiglia e per tutte le famiglie delle vittime 🙏🏼🙏🏼🙏🏼🙏🏼🙏🏼☝️☝☝☝☝☝

(ABBIAMO PERSO UN BEBE’ DI 8 MESI 
AMICI DI NIZZA SE L’AVETE VISTO SE C’ERAVATE SE L’AVETE ACCOLTO RISPONDETE PER FAVORE CONTATTATEMI!!!!! )
‪#‎nicematin‬ ‪#‎AttaquesNice‬ ‪#‎Nice‬”

Noi speriamo che altri dispersi vengano ritrovati, possibilmente dopo che hanno trovato rifugio grazie a degli sconosciuti. Così come per Parigi infatti importante è stato sui social l’ashtag #PortesOuvertesNice (porte aperte Nizza), simbolo della solidarietà dei cittadini di Nizza che hanno aperto le porte delle loro case. E la solidarietà è la giusta risposta, per non smettere di sperare nel bene.

E voi unimamme, siete d’accordo con noi?

Vi lasciamo al messaggio di un padre agli attentatori di Parigi dopo aver perso la moglie, un messaggio che è una lezione di vita. Eccone un passo:

Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa”

Segue un video pubblicato dalla polizia inglese con alcune indicazioni di cosa fare in caso di attacco terroristico (dal minuto 1:14)

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