Episiotomia finalmente in declino. E’ colpa dei rischi?

neonato che piange


 

Unimamme, solo qualche tempo fa vi avevamo parlato di come l’episiotomia, secondo l’Oms, sia una procedura non strettamente necessaria.

A fronte di ciò molte di voi accoglieranno con piacere la notizia per cui in America questa pratica, negli ultimi sette anni, ha subito un considerevole declino.

Uno studio condotto dal professor Alexander M. Friedman della Columbia University di New York, ha mostrato come per 2 milioni di donne in più di 500 ospedali, ci sia stata una diminuzione dal 32% al 17,3% nel 2006, all’11,6% nel 2012.

Episiotomia: quando viene fatta e con quali i rischi

Lo studio ha riscontrato diverse caratteristiche demografiche utili per approfondire questo fenomeno, perché legate, appunto, all’episiotomia. Ad esempio è emerso che:

  • le donne bianche erano due volte più inclini a fare l’episiotomia, il 15,7% contro il 7,9% delle donne di colore
  • il 17,2% delle donne con un’assicurazione commerciale l’hanno ricevuta contro l’11,2% delle donne con un tipo di assicurazione medica
  • la frequenza delle episiotomie è associata anche agli ospedali in cui si fa insegnamento e in luoghi rurali.

L’analisi ha preso in considerazione 2.261.070 donne di cui 325,193 (il 14,4%) si erano sottoposte all’episiotomia. I dati sono stati estratti da un ampio database di assicurazioni in cui sono stati esclusi :

  1. distocia della spalla
  2. sofferenza fetale
  3. anomalie fetali della frequenza cardiaca

perché importanti indicatori in merito alla necessita di fare l‘episiotomia.

Friedman e i suoi colleghi hanno osservato che una variazione piuttosto consistente tra gli ospedali nei confronti di questa procedura è indipendente dalle rilevazioni demografiche, dalle ostetriche e dalle caratteristiche dell’ospedale:

  • il 10% degli ospedali che hanno attuato tale procedura piu’ spesso ha raggiunto un tasso pari al 34,1% sul totale dei parti
  • il 10% degli ospedali che hanno effettuato episiotomie meno frequentemente ha raggiunto un tasso pari al 2,5% dei casi.

Queste ultime considerazioni suggeriscono quindi che, esclusi i casi sopra-indicati, non sussistono fattori medici legati all’uso dell’episiotomia.

Una diminuzione nell’uso di questa pratica era stata già registrata nel 1990, ma nel 2004 è stato stimato che 1/4 delle donne è stata sottoposta all’episiotomia.

Nel 2008 il  National Quality Forum ha riscontrato i seguenti rischi connessi con questa procedura medica:

  1. elevato rischio di dolore
  2. lacerazioni
  3. incontenenza anale

e dunque limitarne l’uso va a favore di un miglioramento della qualità delle cure ospedaliere.

Unimamme e voi cosa ne pensate di questi risultati? Voi avete sperimentato sulla vostra pelle l’episiotomia?

Condividete la vostra esperienza se vi va.

 

(Fonte: Med Page Today)

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