Massaggia il tuo bimbo: una pratica antica che rafforza il vostro legame

Il massaggio neonatale è uno strumento piacevole per stabilire un contatto profondo con il vostro bimbo, per aiutarlo a rilassarsi e per trasmettergli amore.

Massaggio neonatale

A partire dal quindicesimo giorno di vita si può praticare il massaggio ai neonati, facendo però attenzione a non massaggiare la zona vicino all’ombelico, non ancora perfettamente cicatrizzata. Per il resto del corpo, l’importante è che il massaggio sia delicato: occorre sfiorare con leggerezza il corpo del bambino, la schiena e le mani.

Il massaggio neonatale: i vantaggi per il bambino

Studi recenti sulla pratica del massaggio neonatale, hanno dimostrato che esso:

  • favorisce lo sviluppo cerebrale,
  • stimola il sistema circolatorio e quello gastrointestinale, agendo positivamente sul dolore arrecato dalle coliche intestinali,
  • aiuta a stabilire un equilibrio nel rapporto tra sonno e veglia,
  • stabilisce una relazione di attaccamento molto forte tra genitore e bambino (il cosiddetto “bonding”).

La finalità del massaggio è quella di fornire al bambino una sensazione di calore e contatto, simili a quelle sperimentate nella pancia, per questo motivo diversi devono essere gli accorgimenti da prendere:

  •  le mani di chi fa il massaggio al neonato devono essere calde (è sufficiente strofinarle bene prima di toccare la pelle del piccolo)
  • la stanza in cui si pratica il massaggio deve essere ben riscaldata, perché il bimbo possa non prendere freddo,
  • anche gli olii essenziali che si useranno devono essere riscaldati, affinché il bambino ne ricavi una sensazione di benessere.

Circa gli olii essenziali, quelli consigliati dalla tradizione medica indiana ayurvedica sono:

  • l’olio di senape per l’inverno,
  • l’olio di cocco per l’estate,
  • altri olii vegetali non profumati, come l’olio di mandorle dolci.

Un massaggio deve avvenire in armonia, e perché ciò avvenga  è necessario che chi lo pratica, lo faccia in modo rilassato, senza portare con sé tensioni legate alla vita quotidiana, e che venga altresì verificata la disponibilità emotiva del bimbo,  il quale  non deve viverlo come un appuntamento forzato. Per questo motivo, gli esperti consigliano che la pratica avvenga dopo il bagnetto o poco prima di andare a letto, in un ambiente tranquillo per favorire il naturale percorso verso il sonno.

Quindi, coraggio unimamme, con amore e delicatezza iniziamo!

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