La prima visita della gravidanza

Ecografia per verificare l'avvenuto concepimento

Una gravidanza normale ha una durata di 280 giorni, vale a dire 40 settimane e dieci mesi lunari, ognuno di 28 giorni.

La durata della gravidanza, per convenzione medica, si calcola sempre a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione, indipendentemente dalla data del rapporto supposto fecondante.

È opportuno effettuare la prima visita al più presto possibile, non appena si ha il sospetto dello stato di gravidanza.

Nel corso della prima visita lo specialista prescrive gli esami che dovranno essere praticati entro le prime 12 settimane di gestazione (primo trimestre).

Le donne che non hanno praticato gli esami preconcezionali o che risultano non essere immuni all’infezione del toxoplasma, dovranno:

  • evitare di mangiare cibi poco cotti
  • limitare la carne di maiale
  • preferire le verdure cotte all’insalata cruda
  • porre attenzione nel contatto con i gatti, portatori di questa infezione.

Le donne invece che risultassero non immuni dal virus della rosolia o del cytomegalovirus dovranno:

  • evitare il contatto con i bambini
  • limitare al massimo la frequenza in luoghi affollati.

Al primo controllo è importante stabilire il peso della donna, per poterne seguire l’aumento ponderale nel corso della gravidanza. E’ infatti consigliato che, in tutta la durata della gravidanza, la donna non superi in media i 12 kg di aumento (in realtà dipende dal rapporto peso/altezza). Poiché nel corso della gravidanza l’appetito della donna aumenta considerevolmente, senza che questa se ne renda conto, occorre fare molta attenzione perchè è molto facile superare il peso previsto.

L’eccessivo aumento ponderale può causare l’aumento della pressione arteriosa con esito in una grave malattia della gravidanza chiamata gestosi, e, in ogni caso, l’eccesso di peso materno rende più complicati il travaglio ed il parto.

E’ inoltre auspicabile che alla prima visita venga eseguita l’ecografia del primo trimestre, con la quale accertare che:

  • la gravidanza abbia sede nell’utero,
  • lo sviluppo dell’embrione coincida con l’epoca di amenorrea (epoca effettiva della gravidanza),
  • la gravidanza riguarda un certo numero di embrioni (gravidanza singola o gemellare),
  • si senta già il battito del cuore embrionario.

Nel corso del primo controllo lo specialista prescrive infine, se già non iniziato, un trattamento continuativo con acido folico, necessario all’organismo materno, per combattere eventuali stati anemici, ed a quello fetale per la prevenzione dei difetti del sistema nervoso.

Quindi, future mamme si comincia…

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