La stitichezza in gravidanza: perché viene e come risolverla

La stitichezza in gravidanza: un problema che ci riguarda tutte.

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La stitichezza in gravidanza: perché viene e come risolverla – Universomamma.it

Come mai, se una è puntuale tanto da far invidia ad un orologio svizzero, improvvisamente non riesce più a “prendere appuntamento” con il bagno? Alessia Marcuzzi sulla regolarità intestinale non ci ha costruito una carriera, ma quasi. Fare ricorso al Bifidus del famoso yogurt potrebbe effettivamente venire in aiuto alle donne che in gravidanza potrebbero trovarsi ad affrontare un altro fastidioso problema: la stitichezza.

Stitichezza in gravidanza: la causa e i rimedi

La spiegazione della stitichezza quando si è incinta è di tipo ormonale: con un passaggio più lento nell’intestino, il bambino assorbe più sostanze nutritive. Risultato? Lui è felice, e voi vi sentite gonfie più di una corriera. Il fatto di soffrire di stitichezza, ma anche di flatulenza ed aerofagia,  preoccupa le future mamme: effettivamente non è proprio un bel pensiero quello di affrontare un blocco intestinale in gravidanza. Niente paura: a tutto c’è rimedio.

Come sempre, in questi casi, un aiuto viene offerto dall’alimentazione. Di seguito i consigli da seguire:

  • Privilegiate nella vostra dieta frutta e verdura, evitando magari i legumi che possono provocare aria nello stomaco (come i fagioli) o le verdure verdi, come i broccoli o gli spinaci, che portano anch’essi ad un eccessivo gonfiore.
  • Bevete in abbondanza, circa due litri al giorno.
  • Masticate piano quando mangiate per cercare di evitare di ingerire aria (anch’essa produttrice di gas nell’intestino).
  • Camminate: una leggera attività fisica, oltre a favorire la circolazione sanguigna e a non farvi acquisire troppi chili, è la migliore amica dell’intestino pigro.
  • Cercate di evitare lassativi o pillole per andare in bagno. Un buon rimedio della nonna è un decotto di prugne secche: mettete in un pentolino delle prugne, che trovate confezionate al supermercato, con dell’acqua e fatele cuocere fino a che l’acqua non avrà assunto il colore del frutto. Bevetela, meglio se ancora calda, e il gioco è fatto. Potete anche mangiare le prugne secche: vedrete il risultato!

E voi unimamme ne avete mai sofferto? Come avete risolto? 

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