10 consigli per gestire i neonati nei primi giorni di vita

parto cesareoOk, ufficialmente mancano tre settimane al parto. Mi mancherà la pancia, ma soprattutto comincio ad essere invasa da un sano terrore su cosa mi aspetterà. Vi avevo già detto che diventare madre mi lascia qualche perplessità (diciamo così), vero?

Nel frattempo ho terminato il corso pre-parto, e durante l’ultima lezione la mitica ostetrica ci ha parlato dei primi giorni di vita con il bambino; una volta tornati a casa, infatti, sarete solo voi (ovvero la nuova mamma e il nuovo papà) e il vostro nanetto. La domanda più naturale potrebbe essere “ok, e adesso?” . Nel mio caso penso che sarà: “Ma lei ora abita con noi?”.

neonato: le 10 cose da sapere sui primi giorni

Siccome tutto sarà nuovo e diverso, possono essere utili delle linee guida che l’ostetrica ci ha fornito. Io cercherò di seguirle, poi bisognerà vedere se mia figlia sarà d’accordo. Eccole:

  • fare dei piccoli pisolini quando il bambino dorme. Questo consiglio vale già durante la degenza in ospedale: sarebbe meglio magari tenere fin da subito il neonato con sè e non mandarlo al nido durante la notte. Ciò permette una conoscenza reciproca tra mamma e figlio: dobbiamo andare incontro al “nano” e non cominciare a mettere delle barriere. Ricordiamoci che durante i primi mesi di vita, le sue esigenze vengono prima di tutto (senza dimenticarci però di noi stesse);
  • quando cambiamo il pannolino facciamo dei movimenti lenti, accarezziamo il bambino, facciamogli dei massaggini. Per i primi nove mesi fuori dalla pancia, il neonato è ancora convinto di essere dentro il pancione, per cui tutto ciò che è nuovo è terrorizzante. Nell’utero c’era poco spazio, ma il bambino si sentiva sicuro; fuori invece è tutto diverso, per cui diamogli tante coccole, così si sentirà protetto come durante i nove mesi di gravidanza;
  • puliamo il cordone ombelicale con una garzina sterile, cambiando la medicazione una volta al giorno. Non applicare nulla, se serve solo un po’ di polvere di calendula se si dovesse notare qualche irritazione;
  • quando il cordone ombelicale è caduto, finalmente è arrivato il momento del bagnetto (aspettate però ancora tre/quattro giorni continuando a medicare l’ombelico): l’acqua deve essere di 36/37 gradi. La testa del bambino deve essere appoggiata sul nostro braccio; immergiamo prima i piedini poi tutto il resto. Non lasciamo fuori la pancia perché questo farebbe incavolare il bambino parecchio (eh, magari ha freddo, povero!). Non serve sapone: se vogliamo possiamo mettere nell’acqua qualche sacchettino con crusca e avena, qualche goccia di olio di mandorla o dell’amido di riso;
  • finito il bagnetto, solleviamo il neonato tenendo le gambine, asciughiamolo bene nelle pieghe per evitare arrossamenti e micosi. Se il culetto è rosso, applicare l’ossido di zinco o una crema alla calendula. Per le orecchie: asciugarle con un asciugamano di cotone, mentre per gli occhi se ci sono delle secrezioni, pulire ogni occhietto con una garzina sterile e acqua distillata. Per la cura del nasino: se il bambino respira male, usare una soluzione fisiologica. Mettendo il neonato con la testina girata, gli si tappa una narice e si mette l’acqua in quella libera;
  • le unghie non si tagliano prima dei 20 giorni di vita ed è meglio aspettare la fine del pasto, o quando dorme;
  • cambiamo il pannolino PRIMA di ogni pasto: se il bambino ha mangiato bene, poi si addormenta e non è infastidito dall’aver il pannolino sporco (incredibile ma vero). Dopo la poppata, metterlo in posizione verticale per 10/15 minuti senza dargli colpetti sulla schiena: la cosa lo fa imbestialire! Il ruttino non è necessario quindi;
  • metterlo nel lettino per la nanna senza cuscino (o con quello anti soffoco), a pancia in sù e con la testina girata di lato;
  • non mettere il bambino nel marsupio prima dei tre mesi;
  • in caso di coliche, come prevenzione ad ogni cambio di pannolino visualizzare una specie di ferro di cavallo sul pancino del bambino, e massaggiarlo con olio di mandorle. La mamma invece può bere una tisana con i semi di finocchio.

Ora che sappiamo la teoria, non ci resta che passare alla pratica! Vi farò sapere… 

Noi vi lasciamo con 4 consigli per gestire i rigurgiti del neonato.

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