Il passaporto e la carta di identità per i figli di coppie separate

Cara unimamma, l’estate si è appena conclusa, ma chi ha detto che si debba partire solo nei mesi caldi?

In questo articolo vi indicheremo le modalità per effettuare il passaporto, ormai elettronico, per i minori, nello specifico per  i figli delle coppie separate.

Nel caso in cui il nostro ex coniuge autorizzasse al rilascio nulla questio, si seguiranno le direttive e la modulistica della questura.

Ma nell’ipotesi in cui il nostro ex coniuge, genitore dei nostri figli non autorizzasse al rilascio come possiamo procedere?

E’ bene sapere che ormai i minori possono ricevere il proprio passaporto personale, valido anche per gli Stati Uniti, e nel caso di mancato consenso di uno dei genitori, il coniuge potrà presentare formale istanza, tramite ricorso, al giudice tutelare di residenza del minore.

Prima di adire il Giudice Tutelare competente territorialmente, dovrà essere inviata la richiesta del passaporto al genitore non consenziente, tramite raccomandata A/R e solo con la ricevuta di ritorno, dimostrando altresì il mancato consenso potrà avviarsi la procedura.

Iscritto il ricorso all’Ufficio del Giudice Tutelare, presso il tribunale civile territorialemnte competente, lo stesso fisserà un’udienza in cui presenzieranno entrambi i coniuge o solamente quello istante, il quale dimostrerà l’eventuale irreperibilità dell’altro od il mancato consenso, privo di giustificazione reale, ricevuto.

Il giudice, carte alla mano, vagliato qualsiasi “pericolo di fuga” del genitore con il minore, passatemi il termine, provvederà poi a rilasciare formale autorizzazione per il rilascio del passaporto.

Tale procedura potrà essere avviata anche nel caso si necessiti del rilascio della carta di identità valida ai fini dell’espatrio.

E’ bene infatti sapere che, in assenza del consenso del coniuge, gli uffici circoscrizionali non potranno rilasciare la carta di identità valida ai fini dell’espatrio. Verrà comunque rilasciato il documento richiesto, ma dietro verrà apposta la sigla: “non valida ai fini dell’espatrio”.

Spesso nelle tristi vicende di una separazione, quello si scorda è l’interesse ed il bene supremo del minore, consigliamo pertanto di trovare sempre un accordo con il partner, cercando di coinvolgerlo in tale adempimenti, facendolo sentire parte della vita dei nostri cuccioli.

Anche noi mamme sbagliamo, ed è sano saperlo riconoscere, se poi siamo in grado di ammettere i nostri errori allora siamo davvero donne forti!

E voi, vi siete trovate in questa situazione?

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