Una piccola luce: Bea, la figlia del tifone

Che la maternità tiri fuori forza e e coraggio inaspettati è cosa ormai nota, ma nonostante ciò la storia che stiamo per raccontarvi ha dell’incredibile.

Finita nel bel mezzo del tifone che ha ucciso più di 10mila persone nelle Filippine, una ragazza ventunenne incinta ha nuotato con tutte le sue energie per sopravvivere alla catastrofe e dare alla luce la sua bambina, chiamata Bea in onore della nonna della piccola,  purtroppo ancora dispersa come altre migliaia di persone.

Prima dell’arrivo di Haiyan Emily Ortega aveva raggiunto, come tutti nei dintorni, un centro di accoglienza dove sperava di trovare riparo dal tifone; era sola perchè suo marito si trovava a Manila. Quando il tifone è arrivato il palazzo, come l’80% delle costruzioni colpite da Haiyan, non ha retto ed è stato sommerso. 

La donna, dimostrando una forza incredibile, ha tenuto duro, nuotando fino a mettersi in salvo e aspettando di aver raggiunto un posto sicuro per dare alla luce sua figlia.

Il lieto evento è avvenuto davanti ad una piccola folla di altri sopravvissuti ed è diventato il simbolo della speranza di ripresa per il Paese devastato dalla furia del tifone, che ha arrecato danni incalcolabili.

Una piccola luce in un’area in cui il buio, almeno per un po’, ha preso il sopravvento. Un pensiero va a tutte le vittime.

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