La nuova Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale

Il ricovero in ospedale di un bambino non è  mai una cosa facile, nè tanto meno bella: per i genitori è ovviamente fonte di ansia, per il piccolo rappresenta invece una brusca interruzione della vita di tutti i giorni per essere catapultato in un mondo parallelo fino a quel momento sconosciuto.

Avere la certezza dei propri diritti è in questi momenti fonte di sicurezza per i genitori, ma soprattutto per il bambino, che conoscendo i diritti di cui dispone sarà invogliato a tenere un atteggiamento il più possibile aperto e attivo, così da favorire anche la guarigione.

  • Diritto alle cure palliative;
  • diritto a poter esprimere il proprio assenso e dissenso informato su cure e terapie già dall’età di 7 anni;
  • diritto ad avere una vita di relazione anche nel caso di isolamento

sono solo alcuni dei 15 punti che compongono la nuova versione dellaCarta dei Diritti del Bambino in Ospedale’, presentata ad Arezzo  dall’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (Aopi), nel VIII Forum Risk Management sulla sicurezza.

10 mila copie del documento verranno distribuite in tutte le strutture aderenti alla rete, con l’obiettivo di  garantire al bambino una permanenza in ospedale  il più possibile serena.

Nella Carta si afferma che:

1) Il bambino ha diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute;

2) Il bambino ha diritto ad essere assistito in modo globale;

3) Il bambino ha diritto a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza;

4) Il bambino ha il diritto al rispetto della propria identità, sia personale che culturale, ed al rispetto della propria fede religiosa;

5) Il bambino ha il diritto al rispetto della propria privacy;

6) Il bambino ha il diritto alla tutela del proprio sviluppo fisico, il bambino ha il diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento. Il bambino ha il diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione;

7) Il bambino ha diritto ad essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure cui verrà sottoposto, con un linguaggio comprensibile e adeguato al suo sviluppo e alla sua maturazione. Ha diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa. Le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturazione;

8) Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano;

9) Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso ad entrare in un progetto di ricerca – sperimentazione clinica;

10) Il bambino ha diritto a manifestare il proprio disagio e la propria sofferenza. Ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi.

11) Il bambino ha diritto ad essere protetto da ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità, fisica o mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale;

12) Il bambino ha il diritto ad essere educato ad eseguire il più possibile autonomamente gli interventi di ‘auto – cura’ e in caso di malattia ad acquisire la consapevolezza dei segni e dei sintomi specifici;

13) Il minore ha diritto a usufruire di un rapporto riservato paziente – medico, ha diritto altresì a chiedere e ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità;

14) Il bambino e la famiglia hanno il diritto alla partecipazione;

15) Il bambino ha diritto alle cure palliative.

Ineccepibile, non trovate? 🙂

 

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