Carnevale per i bambini al Sud Italia.

carnevale al sud italiaCarnevale è arrivato e i bambini non vedono l’ora di travestirsi e di lanciare coriandoli. Tanti i luoghi, in tutta Italia, dove poter assistere ad eventi colorati, chiassosi e divertenti. Ma qual è il luogo ideale dove poter portare i più piccoli e vivere con meno ansia un momento così magico? Proviamo a vedere alcuni dei luoghi con i carnevali più importanti.

Ad Acireale, in Sicilia, si festeggia il carnevale più antico dell’isola e tra le sue peculiarità c’è la spettacolare sfilata dei carri infiorati, che rappresentano soggetti interamente coperti di fiori freschi disposti uno di fianco all’altro, dotati di movimenti meccanici. Una vera e propria meraviglia per gli occhi. In questa cittadina alle pendici dell’Etna tante sono le manifestazione dove poter portare i bambini, dalla sfilata in maschera accompagnata da bande di comici ai vari spettacoli di strada organizzati dalle varie associazioni del luogo.

Altro Carnevale importante è quello di Putignano, in provincia di Bari, che quest’anno, nella sua edizione n. 620, rende omaggio a Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della sua nascita. Come tradizione vuole, i sette carri allegorici che inaugureranno il fitto programma di manifestazioni carnascialesche avranno nomi che si rifanno proprio alle opere del compositore:

  • “La Travagliata”,
  • “Laida dinastia”,
  • “Ride bene chi ride la risata final”,
  • “Rigoletto”,
  • “Un ballo in maschera”,
  • “Va pensiero”
  • “Va sull’ali dorate”.

I bambini, anche qui, hanno il ruolo da protagonista, tanti i siparietti organizzati per loro, dalle feste da ballo agli spettacoli di saltimbanco e musici. Per i genitori, invece, sarà divertente assistere al cosiddetto giovedì dei cornuti, evento dedicato agli uomini sposati che vengono presi di mira in modo ironico e dissacrante.

Facciamo un salto in Campania, per l’esattezza, a Palma Campania, in provincia di Napoli, dove poter assistere ad un carnevale che affonda le sue radici nel 1600 e che fu voluto dai vicerè spagnoli. Ciò che lo contraddistingue dagli altri carnevali è la quadriglia. Un ballo di strada folcloristico con circa duecento partecipanti (detti quadriglianti) accompagnati da bande musicali che usano i tipici strumenti della tradizione napoletana

  • tamburrelle,
  • putipù,
  • triccaballacchi,
  • scetavajasse
  • acciarini.

Anche i più piccoli possono prendere a questo spettacolo di strada e divertirsi a tempo di musica ascoltando i comandi che darà loro colui che gestisce la quadriglia. Inoltre per la cittadina è possibile prendere parte a sagre di quartiere e partecipare a spettacoli itineranti.

Il Carnevale in Sardegna è una festa che utilizza le maschere, i travestimenti, la satira e la pantomima grottesca per ribaltare forme, ruoli e gerarchie della normalità quotidiana. Qui il Carnevale inizia con la festa dei fuochi di Sant’Antonio Abate (Ottana), il 17 gennaio, e si conclude il mercoledì delle Ceneri, ma le date più importanti sono quelle tra il giovedì e il martedì grasso (27 febbraio – 4 marzo 2014). La festa spesso è il ricordo di antiche tradizioni di fine anno rappresentato da un re (Re Giorgio) o da una regina o da un fantoccio di pezza che viene processato e bruciato.
In Sardegna tanti e diversi sono i festeggiamenti per il carnevale, come quello di Oristano dove è famosa la Sartiglia, ovvero una giostra in cui i cavalieri devono infilare una stella di metallo per propiziare un buon raccolto. Ancora il carnevale barbaricino di Mamoiada dove sfilano le maschere mute dei Mamuthones (uomini col viso coperto da una rozza maschera nera vestiti con pellicce scure e con campanacci sulla schiena) e gli Issohadores (vestiti in corpetto rosso, maschera bianca, copricapo, pantaloni bianchi e piccolo scialle) che scortano i Mamuthones catturando le giovani donne per propiziare una buona salute e la fertilità.

Beh, che aspettate a truccarvi e a scendere in piazza?

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