Corpi di 800 bambini ritrovati in Irlanda colpevoli di essere figli illegittimi

I bambini di The Home

I corpi di 800 bambini – o per meglio dire i loro resti – sono stati trovati in Irlanda, a Tuam, nella contea di  Galway. Una scoperta davvero sconvolgente, che riporta alla memoria un posto molto conosciuto: Bon secours mother and baby home, un orfanotrofio che è rimasto attivo tra il 1925 e il 1961, quando è stato chiuso e abbattuto.

Fossa comune in Irlanda: una scoperta sconcertante

A The Home – ovvero “La Casa” – venivano mandate le donne che secondo il pensare comune della cattolicissima Irlanda avevano peccato, rimanendo incinte fuori dal matrimonio. Per non destare scandalo, le famiglie le “spedivano” qui dove rimanevano per portare a termine la gravidanza e anche per i successivi 2/3 anni  lavorando senza venire pagate in modo da espiare la propria colpa. I bambini venivano poi adottati, soprattutto negli Stati Uniti.

the home

La mortalità a The Home era veramente sconcertante, sia per quanto riguarda i bambini sia per quanto riguarda le donne: secondo l'”Irish Central” e il “The Irish Mail on Sunday” le statistiche hanno mostrato che un quarto dei bimbi nati fuori dal matrimonio negli anni Trenta sono morti prima del loro primo compleanno e che le cause della morte includevano “malnutrizione, dissenteria, convulsioni, tubercolosi, gastroenterite e polmonite“, ma anche morbillo, pertosse, laringiti o ascessi.

Bambini di The Home

Le analisi del Dna hanno mostrato che i piccoli deceduti avevano tra le 35 settimane di vita e i 3 anni, i cadaveri sarebbero stati seppelliti durante gli anni di attività del centro, ma soprattutto durante gli anni Cinquanta.

Quelli che sopravvivevano venivano esclusi dal resto della società almeno finché non venivano adottati all’estero.

Nel 2015 il governo irlandese ha istituito la  Mother and baby homes commission of investigation per indagare.

Dall’inchiesta è emerso che i bambini ospiti soffrivano di malnutrizione, malattie, miseria e i tassi di mortalità erano altissimi.

I corpi dei bimbi che non ce la facevano venivano ammassati nelle fosse comuni, senza alcuna indicazione circa la loro identità.

Katherine Zappone, responsabile dell’infanzia a livello governativo ha garantito che i resti dei bimbi verranno sepolti in modo appropriato e che le famiglie verranno consultate.

Purtroppo il centro di Tuam non era l’unico ad essere operativo, di strutture simili ce n’erano una decina, in tutta l’Irlanda. Da qui sono passate 35 mila donne non sposate ma che avevano avuto figli.

Ciò che colpisce è il fatto che tali corpi siano stati trovati ammassati, senza una degna sepoltura. E pensare che la casa era tenuta dalla suore…

E’ mai possibile che solo perché “figli del peccato” questi bambini non fossero degni di una tomba?

Sempre sull’Irish Central Catherine Corless, la storica che ha indagato sulla storia dell’orfanotrofio, nonché compagna di scuola di alcuni bimbi della casa, ricorda che le suore tenevano questi bimbi orfani lontani dagli altri, come se fossero “radioattivi”.

Fortunatamente lei si è attivata, e dopo aver trovato i nomi, l’età e le cause della morte di tutti i 796 bimbi, per raccogliere i fondi e costruire un memoriale in cui incidere tutti i nomi di questi bimbi “abbandonati” non solo dalle famiglie di origine, ma anche dalla Chiesa Cattolica irlandese di quel periodo.

Il lato positivo è che la verità è venuta fuori, cosa che deve sempre accadere!

E voi unimamme, che ne pensate di questa tragica storia? 

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