Una mamma chef e la sua “ricetta d’amore” per il figlio ipovedente

cucina diversamente abile

Parliamo di cucina, di ricette sfiziose e di come il cibo può essere un universale luogo di incontro per tanti mondi. Vi raccontiamo la storia di una mamma ed un ragazzo speciali e della loro altrettanto speciale passione per i manicaretti. Amore per il buon cibo, ma soprattutto, l’amore per un figlio disabile sono il motore di un originale blog: Cucina diversamente abile. Realizzare squisiti piatti infatti non è così semplice per tutti ma, “se io aiuto te e tu aiuti me“… è possibile!

Adriano e mamma Maria: la nuova prospettiva dei fornelli in cucina

A mamma Maria piace il buon cibo e le piace cucinarlo. Ad aiutarla a realizzare le sue ricette, che poi vengo postate sul blog c’è Adriano classe 2001, un ragazzino diversamente abile, da qui prende il nome la pagina. Come dice mamma Maria nella stessa presentazione del blog su Facebook:

“questa esperienza insieme vuole essere un progetto sensoriale per Adriano, che ha un modo diverso di esplorare e percepire ciò che lo circonda, lui è anche ipovedente dunque la vista ha un ruolo secondario rispetto al tatto è l’olfatto, il suo linguaggio è fatto di poche parole, grandi sorrisi e tanta gestualità. “

Maria collabora già al sito, “Specialmentecreativi” ed in  questo nuovo blog ha voluto iniziare un viaggio sensoriale e culinario insieme ad Adriano, il suo ragazzino speciale, facendo della cucina un modo in più per comunicare e relazionarsi con lui. Queste le parole della stessa “co-blogger” in una intervista riportata da West-Info:

“Questo progetto è un modo per far capire anche agli altri che c’è sempre un’alternativa alla cosiddetta normalità. Ho sempre cercato di interagire con mio figlio cercando di coinvolgerlo in iniziative capaci di dargli nuovi input per poter imparare cose nuove. Il nostro motto? Io aiuto te, tu aiuti me”.

Adriano sta reagendo nel modo migliore. Divertendosi! Mamma Maria ha raccontato che il maggior cambiamento in lui è stato quello di saper superare alcune paure soprattutto a livello tattile, come il toccare i diversi alimenti. Questo gli consente di fare nuove esperienze sensoriali che tornano utili anche al di fuori della cucina.

In Cucina diversamente abile, prima della descrizione della ricetta si trova sempre il racconto dell’esperienza sensoriale che Adriano ha fatto nell’ aiutare Maria a realizzarla.

Care Unimamme, nel conoscere questa storia mi è venuta in mente la frase simbolo del’ultimo bellissimo cartone Disney e “girato” a Sanfranstokio: “guarda da un’altra prospettiva“! In effetti, come dice mamma Maria, c’è sempre un’alternativa. Non pensate?

(Fonte: West-info)

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