12 convinzioni che si hanno PRIMA di diventare mamme

 

preferenza a tenere il neonato sul lato sinistro

Prima di diventare madri si ha la tendenza ad usare il proprio dito indice a modalità di giudice: quando si vedono altre madri in giro per una passeggiata con la carrozzina e magari hanno la ricrescita e le scarpe simil ortopediche, il pensiero che viene in mente è “ma non può andare dal parrucchiere?”. Insomma, questo è un esempio significativo per dire che la tendenza a “sparare” critiche e commenti non proprio benevoli è una pratica comune quando si è “childfree”, ossia senza figli.

Ecco un elenco di Scary mommy.

Diventare mamme

Quando poi invece il pupo è tra noi scopriamo che tutte le credenze che avevamo sulla maternità non sono proprio così vere. E perché nessuno ce lo aveva detto? In realtà sono cose che possono anche essere dette, ma come direbbe Bob Dylan “blowing in the wind” cioè volano via come se niente fosse: per tastarle con mano bisogna passarci.

Ecco allora 12 cose che si ritenevano vere prima di diventare mamme e che invece non sono proprio allo stesso modo.

  • La maternità ti permetterà di avere una pausa dal lavoro: questo può essere vero se si è in maternità con il primo figlio, quando due mesi prima si sta a casa per accogliere il nuovo nato. Una volta che il bambino sarà con voi vi accorgerete che in realtà è meno faticoso lavorare.
  • Sarà facile andare fuori con il bambino: se abitate al quinto piano senza ascensore, vi verranno di sicuro dei muscoli da culturista nel trasportare bimbo, telaio con ruote e carrozzina. Per non parlare di quando bisogna agganciare il seggiolino per l’auto. Roba da ingegneri.
  • Non avrò bisogno di tanto aiuto. Esatto. Avrai sempre bisogno d’aiuto: non credere al falso mito della mamma che tutto può e tutto fa.
  • Mi innamorerò del bambino immediatamente: ciò può anche accadere, ma non sentirti in colpa se ciò non avviene subito. D’altronde dovete imparare a conoscervi e non è detto che tutte le storie d’amore nascano con un colpo di fulmine.
  • La depressione post partum e le emozioni non saranno un problema: prima di affermare una cosa del genere, bisogna passare attraverso il ciclone maternità e poi ne riparliamo.
  • La fatica non sarà poi così terribile come dicono le persone. Anche in questo caso esatto: è molto peggio. Avete idea di che cosa significhi svegliarsi ogni ora e mezza della notte per mesi?
  • Sarò pronta per tornare al lavoro. Certo: con le occhiaie e un colorito verdognolo, ma sarete pronte.
  • Sarà più facile tornare in forma visto che non lavoro.  A parte Belen e Michelle Hunziker più qualcuna dotata di una costituzione che non assimila niente, i primi tempi non avrete proprio voglia di mettervi in forma. La stanchezza, lo scombussolamento e i cambiamenti faranno passare in secondo piano la volontà di fare ginnastica. Ciò accadrà, ma non a due giorni dal parto.
  • Non sarò influenzata da ciò che leggo on line: per molte madri Google può essere la prima forma di diagnosi. Quindi inevitabilmente ne sarete influenzate, perché soprattutto se siete al primo figlio, tutto vi sembrerà nuovo e un po’ pauroso.
  • Sarò naturalmente una buona mamma. la storia dell’istinto materno che tutto può e tutto sa è una balla colossale. Ad essere mamma s’impara col tempo.
  • L’allattamento sarà magico: può, ma anche no. E non è facile scegliere di dare al bambino il latte formulato in un mondo dove ti additano come una madre degenere se non allatti al seno. Però ricordatevi che voi e solo voi potete decidere per il benessere vostro e del vostro bambino.
  • Non mi relazionerò con altre madri perché farò da sola. Questo è sbagliato. E’ proprio il rapporto con altre madri e con altre difficoltà che si può crescere come persone e si scoprirà che un problema che ci assillava tanto in realtà è facilmente risolvibile.

E voi unimamme cosa ne pensate? Concordate su tutto o no?

 

Noi vi lasciamo con alcune dritte di una mamma esperta.

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