Metodo Montessori a casa: 8 consigli per realizzarlo con successo

Metodo Montessori

Unimamme, solo poco tempo fa vi abbiamo parlato del Metodo Montessori molto diffuso ed apprezzato nel mondo, ma non in Italia.

Secondo questo approccio  i bambini sono studenti naturali di cui si dovrebbe promuovere l’apprendimento tramite la creatività e l’indipendenza del piccolo.

L’approccio olistico di Maria Montessori inoltre, favorisce il naturale desiderio del piccolo di imparare. Per la nota pedagogista i piccoli, se messi nell’ambiente di apprendimento adeguato, sapranno insegnare a se stessi concetti fondamentali per il loro sviluppo.

Se state considerando l’homeschool come alternativa al tradizionale percorso di studi e siete incuriosite dal Metodo Montessori potreste trovare, qui di seguito, alcune preziose indicazioni.

8 suggerimenti per l’homeschooling col Metodo Montessori

Ecco alcuni suggerimenti da Spielgaben:

 

  •  Ambiente e ordine: “l’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino e non si acquisisce dalle parole, ma dalle esperienze nell’ambiente”, la Montessori era convinta che i piccoli imparassero meglio in un ambiente ordinato. Impostate libri, giocattoli e puzzle in un’attraente libreria adatta a un bambino oppure organizzate gli elementi di apprendimento in modo che siano facili da raggiungere incoraggiandone così la scoperta. Riducete quindi al massimo la confusione e incoraggiate i piccini a riporre gli oggetti nel posto dove li hanno presi. Suddividete i vari progetti in scaffali accessibili che potrete ruotare di settimana in settimana. Prendete mobili a misura di bambino e materiali che siano facili da manipolare con le mani.
  • Movimenti e cognizione: “il bambino ha bisogno di un’attività concentrata su qualche compito che necessita del movimento delle mani, guidato dall’intelletto“, un’aula Montessori tipica integra movimento e apprendimento. I bambini sono liberi di muoversi secondo il loro desiderio piuttosto che rimanere seduti alla scrivania tutto il tempo. I materiali scelti invitano i bambini a esprimersi in modo più attivo, quindi utilizzare bacchette, perline e puzzle piuttosto che  cartelle di lavoro e libri di testo.
  • Scelta: “la libera scelta è uno dei più alti dei processi mentali”, i bambini assorbono e imparano di più quando sono liberi di fare le loro scelte. Questa libertà però non si traduce nel diritto a fare ciò che si vuole, ma nella libertà di fare la cosa giusta. Per un bimbo ciò  significa fare ciò che è necessario per raggiungere una nuova fase dello sviluppo. Nell’homeschooling, per esempio, potete fare una lista di compiti ed incarichi adeguati e lasciare poi a loro come organizzare il programma.
  • Interesse: “un pezzo interessante di lavoro, liberamente scelto, che ha il pregio di indurre concentrazione piuttosto che fatica, affina energia e capacità mentali e porta alla padronanza di sé“. Riempite il luogo di lavoro del vostro piccolo con libri d’arte, oggetti artigianali e deliziosi esemplari della natura. Per esempio potreste mettere in mostra conchiglie da prendere in mano, cartoline e dipinti da riporre in un cesto, utilizzare musica classica in sottofondo. Riponete in un angolo colori per stimolare la loro creatività. Per mantenere l’interesse potete ruotare i giochi in modo da non stancare i bambini.
  • Ricompense estrinseche e motivazione: “premi e punizioni sono la panchina dell’anima, uno strumento di schiavitù per lo spirito, colui che compie un lavoro veramente umano, colui che fa qualcosa di veramente grande e vittorioso, non è mai spinto da quelle futili attrazioni denominate premi o dalla paura dei piccoli mali che si chiamano punizioni”. Maria Montessori sostiene che premi e punizioni possono portare una temporanea obbedienza ma non incoraggiano il processo di apprendimento. Imparare dovrebbe essere una ricompensa personale. Un tipo di apprendimento basato sul metodo Montessori deve offrire attività con risultati soddisfacenti. Spesso la “ricompensa” si trova nel completamento del compito: un puzzle completato, una tavola apparecchiata, una pianta in un vaso.
  • Apprendimento collaborativo: “bambini di età differenti si aiutano gli uni gli altri. I piccoli guardano quello che fanno i grandi e chiedono spiegazioni. I più grandi sono felici di insegnare quello che sanno. Ognuno raggiunge una salutare normalità solo attraverso lo scambio reciproco”. Maria Montessori riteneva che creare gruppi misti di bambini ne aiutasse l’apprendimento. Un ambiente di homeschool naturalmente si presta bene se ci sono fratelli più grandi. Così i bimbi possono lavorare insieme su dei progetti. Lavori di gruppo possono essere: giardinaggio, lavoro a maglia, scrittura, disegno o sport.
  • Imparare in un contesto: “i sensi, essendo esploratori del mondo, aprono la strada alla conoscenza. Il nostro apparato per educare i sensi offre una chiave al bimbo per esplorare il mondo“. Inserendo i concetti di apprendimento in un contesto appropriato i piccoli ne coglieranno l’importanza e impareranno più prontamente che se fossero introdotti tramite idee astratte. Per quanto riguarda la scienza, per esempio, si farà una passeggiata nella natura o si seguirà una ricetta. I bambini utilizzeranno la matematica per fare la spesa, le tasse, ecc…
  • L’insegnante come direttore: “l’educazione non dovrebbe essere trasmissione del sapere, ma deve prendere una nuova strada, cercando la liberazione delle potenzialità umane”. Un insegnante Montessori è qualcuno che facilita l’apprendimento piuttosto che qualcuno che fa lezione. Lui o lei mantengono modelli di comportamento per il bambino, pur rimanendo aperti a nuove forme di insegnamento, formale o informale. Come genitori unitevi ai vostri figli mentre scoprono nuove idee e concetti.

Unimamme e voi cosa ne pensate di questo metodo di insegnamento da provare a casa con i vostri figli?

Pensate di poterci riuscire?

Qualcuna di voi lo ha già sperimentato?

Noi vi lasciamo con un ulteriore suggerimento per realizzare un bel barattolo della calma.

 

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