Unimamme, purtroppo il fenomeno del sexting, cioè la moda diffusa tra giovanissimi di scambiarsi foto e video hot attraverso smartphone e social network non accenna a diminuire, anzi, è vero il contrario, si abbassa l’età in cui i ragazzini e le ragazzine iniziano a prendere questa malsana abitudine.
Secondo una ricerca inglese pubblicata di recente ora anche i bambini di 7 anni fanno sexting, con imprevedibili e drammatiche conseguenze.
I piccoli infatti non inviano solo immagini dai telefonini, ma anche video realizzati con la webcam inserita nei pc e portatili.
Il gruppo di sicurezza online Internet Watch Foundation, in collaborazione con Microsoft, ha prodotto un’indagine molto accurata i cui risultati dovrebbero far rizzare in testa i capelli ai genitori:
Le bambine per diffondere immagini e filmati a sfondo sessuale usano la macchina fotografica inclusa nel cellulare e anche l’onnipresente videocamera.
Questi infatti sono i dati:
In un caso particolare una bambina di 7 anni si è presentata pesantemente truccata indossando solo biancheria intima. La piccina comunicava con un abbonato di un networking che le ha chiesto di esporsi, al che la bimba ha risposto: “mamma potrebbe vederlo, preoccuparsi ed eliminare il mio account”.
Data questa esposizione non è infrequente che si verifichino episodi come ricatti a sfondo sessuale.
Un esponente della Internet Watch Foundation esprime le proprie preoccupazioni per questo fenomeno “ci preoccupiamo che questi ragazzi non prendano nemmeno precauzioni per celare la loro identità o il luogo dove vivono o addirittura usare il loro vero nome“.
Purtroppo il quadro dipinto da questa indagine rileva che l’ignoranza dei bambini nei confronti dei pericoli nascosti nella tecnologia e l’istinto predatore di tanti pedofili che desiderano approfittarne.
Non si tratta più di condividere un semplice selfie tra amici, ma di mostrare un comportamento a sfondo sessuale esplicito attraverso la telecamera, un atteggiamento diretto a uno o più spettatori.
Spesso i piccoli si nascondono in camera o in bagno e mentre alcuni rispondono alle richieste dei predatori, altri erano sconvolti e angosciati dalle richieste.
“Queste immagini e filmato provengono da tutto il mondo, dove abbiamo visto dei seri problemi di salvaguardia abbiamo avvertito le autorità” dichiarano i rappresentanti di questa organizzazione.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questo fenomeno? Dalle ricerche emerge chiaramente che molti ragazzi e ragazze pensano che questi comportamenti non abbiano rischi e conseguenze, se non quando la situazione precipita.
E voi a che età avete regalato il primo telefonino ai vostri figli? Ogni tanto controllate l’uso che ne fanno?
(Fonte: Mirror.co.uk)
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