Decidono di concepire un figlio sapendo che sarebbe nato sfigurato

padre

Una storia vera che arriva che sta facendo molto discutere e che divide l’opinione pubblica è quella di questi due genitori che hanno fatto una scelta  molto forte.

Una neo mamma e un papà con una grave deturpazione del volto difendono la loro decisione di avere un figlio naturale nonostante una altissima probabilità che anche il bambino avrebbe ereditato dal padre quella condizione genetica che causa la deturpazione del volto.

Simon e Vicky Moore, i genitori protagonisti di questa storia, dono stati chiamati  “egoisti” e “crudeli” per la scelta di aver voluto una gravidanza nonostante l’altissima possibilità, il 50%, che il figlio avrebbe ereditato la Sindrome di Treacher Collins.

Giudicati “crudeli” per una scelta consapevole

La Sindrome di Treacher Collins, oltre alla deturpazione del volto, causa spesso difficoltà respiratorie che si manifestano precocemente a causa del lume ristretto delle vie aeree superiori e una sordità che deve essere corretta il più presto possibile per garantire un corretto sviluppo della parola. Nonostante il loro aspetto, le persone con TC hanno intelligenza normale e possono vivere una vita normale e la vita di Simon, papà di Alice, ne è la prova. Proprio per questo, per difendere la propria scelta e scalfire questo muro di pregiudizio Simon e Vicky hanno preso la parola e detto la loro. L’essere presi in giro per l’aspetto, oltre che a dover affrontare certe difficoltà a livello fisico non rende la vita di nessuna persona semplice, ed ognuno ha le sue difficoltà da affrontare. Mettere al mondo una vita, volere una figlia e amarla non può essere considerato “crudele”.

Perché questo caso ha diviso così tanto?

Il non aver fatto test genetici per scoprire se il loro bambino aveva TC prima di scegliere di andare avanti con la gravidanza, la consapevolezza che se questa condizione sarebbe stata ereditata non avrebbe influito sulla loro volontà di metterla al mondo e che Alice avrebbe ricevuto lo stesso amore che hanno tutti i figli non è stato compreso da parte dell’opinione pubblica. Secondo qualcuno è crudele da parte dei genitori esporre il proprio figlio consapevolmente di fronte alla “quasi certa” derisione per il suo aspetto ed alle difficoltà fisiche conseguenti dalla malattia. Secondo alcuni, una volta riscontrato attraverso un test genetico che la bambina avrebbe ereditato la sindrome si sarebbe dovuto considerare un aborto.Nonostante le assicurazioni della coppia che Alice sta bene ed ha necessità di un apparecchio acustico, ma niente altro, e che lei è profondamente amata, alcuni membri del pubblico hanno espresso che secondo loro si tratta di egoismo e crudeltà.

E se questa coppia avrebbe inconsapevolmente avuto un bambino con TC? Come avrebbe reagito la gente?

Probabilmente le “accuse” sarebbero state sostituite da compassione e sostegno. I Moores sarebbero stati compatiti. Ma il fatto di aver scelto di amare questa piccola vita indipendentemente dalla sua disabilità, li ha messi sotto “processo”.

Care Unimamme, ci sono forse molti modi di essere egoisti. A volte sono proprio l’ignoranza ed il pregiudizio ad alimentare forme di egoismo. Forse anche il decidere di interrompere la gravidanza sarebbe potuto essere giudicato egoista. Certo, un caso limite e che fa riflettere.

 Voi, cosa fareste se aveste una probabilità di 50/50 di trasmettere una malattia genetica?

(Fonte: Thestir)

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