Le principesse Disney: che lezione possono dare ai bambini? Uno studio risponde

principesse disney elsa e anna
@Disney

Diretti verso il futuro

Dopo Mulan nel 1998, la Disney decide di prendersi una pausa dalla gestione dei personaggi femminili. I tempi stanno cambiando, la Pixar sta crescendo e rischia di spodestarla dal trono che ha conquistato nell’ultimo secolo. Dopo un difficile periodo di transizione in cui la onnipotente Disney ha dovuto prendere coscienza di non potercela più fare da sola, e la conseguente alleanza con la giovane e più attuale Pixar, si è potuto notare un cambiamento di stile anche nella gestione dei personaggi femminili.

Già in Rapunzel abbiamo una principessa ispirata a quella del primo periodo, ma più indipendente, sufficientemente forte da volersi difendere da sola. In questo film, le donne hanno il 59% dei dialoghi.

In The Brave – Ribelle, di cui abbiamo già parlato qui, c’è un sovvertimento totale della figura della principessa, rendendola molto simile a un guerriero, riuscendo allo stesso tempo ad approfondire il rapporto tra madre-figlia. Qui i dialoghi femminili sono addirittura il 74%.

Ci si aspetterebbe che in Frozen, la storia di due sorelle di cui una, per la prima volta, è una regina e non una principessa, vi sia un’ulteriore aumento dei dialoghi. Invece si ferma a un comunque accettabile 59%

Tornando ad analizzare i contenuti, invece, vediamo che la tendenza positiva di valutare azioni piuttosto che aspetto, iniziata nell’epoca rinascimentale disneyana, prosegue. Infatti, nei film “al femminile” dell’epoca moderna, le donne ricevono in media il 40% di complimenti per le loro abilità e azioni, mentre un 22% è rivolto al loro aspetto.

Il motivo di questo cambiamento così importante negli ultimi anni è sicuramente merito della decisione di affidare questi progetti “femminili” a delle donne che, quindi, hanno dato risalto alle figure delle varie protagoniste, tenendo bene a mente psicologia e rapporto con il mondo, in particolare quello maschile.

E quindi in questa evoluzione, quanto merito ha la Disney?

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