Lo spaccio delle nuove droghe naviga sulla rete a prezzi concorrenziali

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La domanda nel mercato delle droghe è sempre alta, e le nuove forme di commercio che offre internet sono diventate un territorio fertile per l’offerta. I giovani sono le prede più facili da far abboccare, anche se moltissimi adulti non sono immuni da questa nuova forma di spaccio virtuale.

Lo spaccio in rete è il nuovo mondo di mezzo

Abbiamo scoperto un mondo parallelo anche in internet, un mondo fatto di commerci illeciti, dove si possono soddisfare le pulsioni più sconcertanti, e dove trovare droghe per sballarsi a pochi euro. Akb 48, 4 Fma, Metedrone, Mefedrone, Bb22, Mdai, Mexedrone, Mdma; sigle e numeri che scorrono in rete, le nuove droghe nell’era dei nativi digitali. Un mondo di mezzo, per usare l’affabulante terminologia di uno dei personaggi di spicco dello scandalo Mafia Capitale, che rende bene l’idea di come ci sia una realtà che operi tra il lecito e l’illecito per soddisfare pericolosi vizi e riempire le tasche di gente senza scrupoli. E tutti quanti galleggiano nell’anonimato di un account, dove non è richiesta una presenza fisica per portare a termine delle trattative.

Molecole psicoattive che stanno creando nuove forme di tossicodipendenza, molto più letali e molto più tossiche delle droghe classiche. Verrebbe da dire: “Non esistono più le droghe di una volta”, per prestarsi a della cinica ironia e non doversi confrontare con questa nuova galassia dello sballo. Ma non si può far finta di niente, perché bastano pochissimi mi click online, e una carta prepagata con pochi spiccioli, e il gioco è fatto: dopo pochi giorni dopo la droga è a casa. E i giovani sono le prede più ambite: facili da invogliare e con la possibilità di spendere pochi euro.

L’abuso di queste droghe ha creato un tossicodipendente 2.0, lontano dall’immaginario classico dal volto scavato, l’occhio perso nel vuoto o le pupille a punta di spillo, trasandati e sudici, con pensieri disconnessi o l’andamento claudicante da ubriaco. Oggi il nuovo tossico ha un aspetto apparentemente normale, assume sostanze psicoattive in modo completamente diverso da come venivano assunti gli stupefacenti in un passato neanche tanto remoto, e che tutt’ora è vivo e vegeto. Un’evoluzione del tossicodipendente, che trova ugualmente soddisfazione e appagamento, cambiando anche tutte le settimane le sostanze che assume. Un gioco psicologico che il tossico fa: cambiare spesso sostanza per non sentirsi dipendente.

E questo processo viene favorito dal “mercato nel mondo di mezzo”, con oltre 550 nuove droghe nate dal 2010 ad oggi. Un’offerta vasta che regala ogni tipo di sensazione e pronta per tutti i tipi di situazioni, sociali e non. E soprattutto situazioni legate al divertimento, e la fascia d’età tra i 18-25 anni è quella più propensa a questo tipo di consumo.

I rischi sono altissimi, grazie all’alto tasso di tossicità di queste molecole, che superano di gran lunga quella delle droghe classiche:

  • Intossicazioni acute con assunzioni nel breve periodo.
  • Overdose molto gravi (sempre più frequenti in Italia)
  • Infarti miocardici in età giovanile
  • Sindromi coronariche acute, dovute al fumo di uno spice (un tipo di cannabis sintetica)
  • Convulsioni da catinoni sintetici (tipo di molecole psicoattive analoghe al catinone presente nella pianta di khat. Viene generalmente commercializzato come “sali da bagno” o “fertilizzanti per piante”. Spesso i catinoni sono più di uno e vengono associati ad altre sostanze psicoattive)
  • Danni cerebrali irreversibili a causa di assunzione di ketamine e metossietamine
  • Casi letali da parametossimetanfetamina.

Alla lista, di per sé angosciante, vanno aggiunti una serie di effetti collaterali di rilievo che spaziano da manifestazione di allucinazioni, deliri e incidenti stradali o sul lavoro.

Inoltre non mancano gli effetti a medio e lungo termine:

  • Danni permanenti di notevole entità sul sistema cardiovascolare
  • Danni  sulla psiche. L’abuso di queste sostanze sta determinando la comparsa di psicosi acute ed effetti neuropsichiatrici violenti.

E proprio i problemi psichiatrici si stanno dimostrando di difficile gestione, anche da parte di professionisti esperti e abituati a gestire eventi causati dall’assunzione di droghe. La difficoltà scaturisce anche dall’inefficacia dei farmaci usati per contrastare i pazienti psicotici. Quadri clinici che si cronicizzano e perdurano nel tempo senza dare segni di recessione. La causa di questi effetti, dal punto di vista scientifico, è ancora poco conosciuta e quindi difficile da combattere.

La lotta è ardua contro questo commercio, dato che una volta intercettata la molecola e quindi studiata per poterla inserire nella tabella delle sostanze proibite, passano tre o quattro mesi. E fino a quel momento la sostanza può essere venduta liberamente. Delle 550 sostanze immesse nel mercato. come già detto, solo 80 sono state catalogate e vietate.

Un fenomeno nuovo e in costante crescita, dove i mezzi legai sono pochi per contrastarne lo sviluppo. Per qualche sito che la polizia postale riesce a chiudere, ne fioriscono subito altrettanti. Il dramma  si accentua anche grazie al fatto che non c’è nemmeno più bisogno di spazi per coltivare una pianta. Bastano strumentazioni in dotazione a qualunque piccola azienda chimica, una cantina accessoriata per produrre molecole da vendere in rete e il gioco è fatto.

Cari Unigenitori, quali strumenti si possono utilizzare, secondo voi, per arginare questo nuovo fenomeno così pericoloso per i nostri figli?

 

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