Ecco perché secondo un medico occorre vaccinare i bambini contro la varicella

atletaRoberto Burioni è un medico che sta facendo davvero la differenza per quanto riguarda impegno e competenza nel rendere consapevoli i genitori sulla necessità di vaccinare i figli.

Questo virologo, docente presso l’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano è diventato un fenomeno della rete grazie al suo approccio innovativo e divulgativo.

Vaccinazioni: un medico italiano ne spiega l’importanza alle masse

Burioni infatti commenta sulla sua pagina Facebook fatti di cronaca e avvenimenti come la vittoria di Brenden Hall, un australiano che ha trionfato vincendo la medaglia d’oro nei 400 metri a stile libero a Londra nel 2012.

Per chi non lo sapesse questo atleta che ha vinto nella categoria delle Paraolimpiadi  quando aveva 6 anni ha contratto la varicella. Questo ha comportato la perdita dell’udito per il 70% e l’amputazione di una gamba.

Burioni spiega che questo campione olimpionico è stato particolarmente sfortunato, ma avere la varicella da bambini, così come da adulti è spiacevole.

A volte capita che gli adulti finiscano addirittura in ospedale. Se invece è una donna in gravidanza a contrarre la varicella o un bimbo appena nato da una madre che non gli ha trasmesso l’immunità “la cosa diventa un guaio molto molto molto grande e quasi sempre irreparabile” afferma il medico.

“Siccome c’è un vaccino molto efficace e sicuro, non esiste un motivo al mondo per non evitare a grandi e piccini questa brutta avventura. Attenti quindi l’antivaccinista vi dice “e che sarà mai? Io l’ho avuta e sono vivo e vegeto! Siete anche questa volta di fronte a un campione olimpionico, ma di stupidità”.

Burioni si impegna a smontare, pezzo per pezzo, le argomentazioni degli anti – vaccinisti con risposte pertinenti e argomentazioni inconfutabili.

Una mamma, per esempio, gli ha chiesto perché dovrebbe vaccinare il figlio contro l’epatite B che si contrae, secondo lei, con il sesso. Questa malattia, in realtà, viene contratta attraverso la saliva, il sangue e i liquidi biologici, può avvenire anche solo tramite una ferita, spiega il dottore.

L’immunologo risponde inoltre che la reazione allergica è rarissima, un caso ogni 2-3 milioni. “Per questo è opportuno rimanere una mezz’ora nello studio medico dopo la vaccinazione“. 

Infine, sull’autismo Burioni scrive: sostenere il legame tra vaccinazione trivalente e disturbi neurologici, e in particolare l’autismo, è ormai come “sostenere che la terra è ferma e il sole gira“.

In Giappone, per esempio, tra gli anni 80′ e 90′ fu abolito il vaccino trivalente, il numero di bimbi che svilupparono l’autismo però non diminuì, anzi aumentò, prova che l’immunizzazione non è la causa di questo disturbo.

Unimamme e voi avete mai provato a dare un’occhiata alla sua pagina? Cosa ne pensate di ciò che scrive Burioni?

Impostazioni privacy