Già a 6 anni le bambine si sentono meno brillanti dei maschietti

Se c’è una cosa che non sopporto quando vado in un negozio di giocattoli è che per le bambine ci sono degli articoli assolutamente mortificanti, come il ferro da stiro, l’aspirapolvere o il carrello della spesa,il tutto confezionato in scatole rosa: le principesse metropolitane non possono magari saper usare un microscopio o scegliere le macchinine. Devono pulire casa. Non c’è da meravigliarsi quindi che già a 6 anni si sentano meno brave dei loro coetanei maschi, dal punto di vista intellettivo.

Persino all’asilo fanno distinzioni tra giochi da maschi e giochi da femmine, per cui c’è ancora molto lavoro da fare riguardo gli stereotipi di genere.

Bambini e stereotipi di genere: già evidenti da molto piccoli 

A dirlo è anche una ricerca dell’Università di Princeton, New York e Illinois, su 400 bambini e bambine di età compresa tra i cinque e i sette anni e pubblicata sulla rivista Science.

Secondo questo studio infatti le bambine a partire dai 6 anni soffrono di un complesso di inferiorità.

Per esempio all’inizio dell’esperimento viene raccontata ai bimbi una storia in cui il protagonista è una persona molto intelligente. Quasi tutti – sia maschi sia femmine – hanno poi detto che il protagonista in questione sarebbe potuto essere praticamente solo maschio. 

Successivamente hanno chiesto ai bambini di scegliere alcuni giochi da tavolo. Su alcune scatole c’e la scritta«Per bambini molto brillanti», su altre «Per bambini che si impegnano molto». Anche in questo caso pochissime bambine hanno scelto la prima scritta.

Quello che risulta evidente – ha dichiarato uno dei ricercatori, il Prof. Andrei Cimpian come si legge su Vanityfair – è che i bambini già molto piccoli, sono sottoposti all’idea comune che le persone più dotate di talento siano di sesso maschile. È scoraggiante notare che gli effetti degli stereotipi culturali a cui sono sottoposti emergano così presto”.

Purtroppo le bambine sono spesso vittime degli stereotipi di genere, come ad esempio:

  • non capiscono la matematica 
  • sono vanitose
  • solo le femmine hanno i capelli lunghi
  • le femmine piangono sempre
  • le femmine pensano solo ai vestiti
  • sono delle brave casalinghe
  • sono pettegole
  • non sono sincere
  • sono meno forti dei maschi
  • non sanno guidare
  • le femmine che stanno con i maschi sono dei “maschiacci”

e questo sicuramente influenze le loro scelte future.

Penso anch’io di aver detto diverse volte nella mia vita: “per essere una donna quella ha fatto qualcosa di straordinario” (che ignoranza ho a volte).

Ora che ho due figlie cerco però di insegnare loro che possono essere tutto ciò che desiderano, che possono giocare a calcio e usare le macchinine o i soldatini. E’ ora di sfatare il mito delle bimbe principesse e dei bimbi principi: solo così le bambine potranno davvero essere tutto ciò che vogliono e non solo.

Anche i maschi potranno liberamente giocare con le bambole, andare a danza o interessarsi ai vestiti senza sentirsi dare degli inutili appellativi.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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