Un bimbo di 3 anni è sopravvissuto da solo in casa per 2 giorni – FOTO

 

Unimamme, vogliamo condividere la storia del piccolo Mason e sua mamma per diffondere consapevolezza circa una malattia, perché forse la loro triste vicenda potrà aiutare qualcuna di voi.

Una mamma malata e suo figlio: ecco la loro incredibile vicenda

Lydia Macdonald, una giovane mamma ventottenne, si occupava da sola di suo figlio: Mason, dopo la morte del padre del bimbo.

Un giorno la donna si è sentita male ma nessuno se n’è accorto, tranne il figlio che all’epoca aveva 3 anni e che è rimasto solo in casa con il corpo della mamma per due giorni.

Infine un amico di Lydia, preoccupato del fatto che la donna non si facesse più sentire si è recato a casa sua e ha sentito Mason che gridava disperato: “non riesco a svegliare la mamma”.

Il bimbo era sopravvissuto senza bere e mangiando un po’ di formaggio.

Ora la mamma di Lydia, che si occupa del nipote, ha istituito una campagna per diffondere consapevolezza sull’asma, un problema che uccide 3 persone, ogni giorno, nel Regno Unito.

“Sto avviando una campagna in nome di Lydia, l’asma può uccidere, ma a differenza dell’asma e di altre malattie killer non si è abbastanza consapevoli di quanto possa essere grave”.

Noi speriamo che condividere la storia di Lydia possa aiutare altre persone” ha dichiarato al Mirror.

“Lydia era una persona forte e indipendente, ha trasmesso tutto questo a Mason e in qualche modo lui è riuscito a nutrirsi per tutto il tempo”.

La madre e il padre di Lydia raccontano al nipote, che ora ha 4 anni, che i suoi genitori sono le stelle più luminose del cielo e rassicurano sul fatto che il bimbo stia bene e che se la stia cavando alla grande nonostante quanto passato.

A Lydia era stata diagnosticata l’asma quando aveva solo 2 anni, quando ne aveva 14 un violento attacco l’ha fatta diventare blu e l’ha costretta sotto ossigeno per una settimana.

Rimasta vedova poco dopo la nascita del figlio, si era aggrappata a lui per andare avanti.

Ora, in sua memoria è stata creata anche una raccolta fondi per la ricerca sull’asma.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa storia?

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