Come insegnare ai bambini ad essere rispettosi? Lo spiega un’esperta

E’ troppo presto parlare di bullismo già all’asilo? Probabilmente sì, ma è avallando dei comportamenti poco rispettosi che si crescono dei possibili bulli di domani.

Ad esempio permettere che i bambini si esprimano con parole poco educate, che non portino rispetto per i ruoli importanti come le insegnanti o che non si comportino bene con i propri compagni.

Non si può e non si deve dire: “eh, ma queste cose le fanno tutti i bimbi“. No. Io sono convinta che è dall’esempio che i nostri figli imparino: noi per primi dobbiamo esprimerci con un linguaggio consono, non aggredire verbalmente, essere educati e rivolgerci agli altri con gentilezza.

La pensa così anche Jill Ceder, insegnante e psicoterapeuta, che ha spiegato sull’Huffington Post l’importanza di crescere dei figli che abbiano il rispetto degli altri, prima di tutto a casa.

Bambini rispettosi: cosa bisogna insegnare ai propri figli?

I bambini che crescono in ambienti ricchi di amore e rispettosi, hanno meno probabilità di essere vittime di bullismo o di diventare bulli. Trattate il vostro bambino con rispetto fin da piccolo in modo che imparerà a trattare a propria volta con rispetto. Usando il potere o il controllo sul  vostro bambino significherà mostrargli che il bullismo è il modo migliore per loro di ottenere ciò che vuole“.

Secondo la Ceder ecco cosa bisogna fare:

  • insegnare ai più piccoli ad essere assertivi, usando un linguaggio che mostra che si possono ottenere le stesse cose in maniera rispettosa. Se un altro bambino sta facendo qualcosa che al vostro non piace, mostrategli come deve comportarsi incoraggiandolo a dire:
    “Non mi piace che mi chiami con quel nome”
    “Non va bene che tu metta le mani sul mio corpo”
    “Per favore smettila subito”
  • insegnare ai nostri figli a rimanere calmi in situazioni difficili prendendo dei respiri profondi e ovviamente ignorando i bulli.
  • mostrare ai nostri figli che ci sentiamo sicuri in situazioni difficili, moderando anche il nostro linguaggio e le nostre azioni
  • insegnare ai bambini le competenze sociali di base, che non sono innate: per esempio mostrare loro come presentarsi per chiedere di giocare con gli altri bimbi.
  • prestare attenzione a quello che i bimbi non dicono con i loro linguaggio non verbale: per i più piccoli a volte è imbarazzante parlare dei bulli, per cui bisogna tenerli d’occhio e incoraggiarli a parlare con fiducia.
  • parlare del bullismo: non bisogna ignorare o sminuire degli episodi di bullismo, bisogna parlarne, incoraggiando il bambino a dire se un suo coetaneo o un adulto si sta comportando male
  • intervenire se necessario: parlare con un insegnante o il genitore dell’altro bambino, se necessario. Perché il compito dei genitori è quello di proteggere i propri figli.

Cosa invece non bisogna fare:

  • scusare il bullo  o prendere le sue difese. Ci vuole molto coraggio per i nostri figli a dire come si sentono per cui è importante che sentano che siamo dalla loro parte.
  • ignorare i sentimenti del  bambino. Il bimbo può scegliere di ignorare il comportamento del bullo, ma come  genitore non si dovrebbe mai ignorare i sentimenti feriti di nostro figlio.
  • dire ai nostri figli di reagire fisicamente: non bisogna mai giustificare la violenza.

E voi unimamme cosa ne pensate?

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