Attenzione a dare cibi solidi troppo presto ai bambini, lo dice la scienza

Molti genitori si chiedono quando devono introdurre nella dieta dei bambini i cibi solidi.

Ci sono molte guide che suggeriscono di introdurli quando i piccoli sono pronti, ma senza specificare il periodo esatto causando una sorta di confusione, tale da provocare nei genitori una certa ansia che fa introdurre loro dei cibi soli prima di quando è realmente necessario e questo può avere delle conseguenze negative.

No ai cibi solidi troppo presto

Lo studio – pubblicato nel Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, riferisce che la metà dei bambini negli Stati Uniti mangia cibi solidi – intendendo altri cibi oltre al latte materno o artificiale – molto prima di quanto dovrebbe.

Lo studio  – che ha considerato 1482 bambini tra i 6 e i 36 mesi – è stato condotto dal Centers for Disease Control and Prevention.

Gli scienziati hanno analizzato 6 anni di dati che sono stati raccolti dal National Health and Nutrition Examination Survey.

La ricerca ha chiesto ai genitori a che età i bambini hanno mangiato per la prima volta cibo complementare. E’ stato scoperto che solo il 32.6% dei bambini hanno avuto il cibo complementare nel tempo giusto.

Mentre l’ American Academy of Pediatrics dice che i bambini dovrebbero essere introdotti ai cibi solidi attorno ai 6 mesi, lo studio ha scoperto che:

  • il 16.3% dei bambini è stato introdotto al cibo solido prima dei 4 mesi
  • il 38.3%  è stato introdotto attorno ai 4/5 mesi
  • i bambini che non sono stati allattati al seno sono stati introdotti al cibo complementare prima del dovuto.

Gli scienziati hanno scoperto che molti bambini sono stati introdotti al cibo solido potrebbero poter avere problemi di salute.

Potrebbero venire meno degli importanti nutrienti che possono provenire dal latte materno o in formula” dice Ia dottoressa Chloe M. Barrera, della divisione di Nutrizione, attività fisica e obesità a ScienceDaily. “I cibi complementari contrariamente a quello che si crede sono stati associati a mancanze micronutrienti, allergie e una dieta più povera più avanti nella vita“.

Questi cambiamenti sono dovuti al fatto che molti genitori non aspettano la raccomandazione dei 6 mesi, decidendo di testa propria quando i bambini sono pronti senza consultare per esempio il pediatra.

Barra dice che questo studio può aiutare a far capire ai genitori che c’è bisogno di un’informazione maggiore: sulla salute dei bambini non si scherza.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di svezzamento veloce pericoloso: causa malattie croniche nei bambini. 

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