Alfie Evans, la Corte di Appello: no al trasferimento in Italia

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Alfie Evans, la decisione della Corte di Appello: bocciato il ricorso dei genitori del bambino. Alfie non potrà essere trasferito in Italia.

L’ultima pronuncia della Corte di Appello di Londra sul difficile caso del piccolo Alfie Evans ha deciso che il bimbo inglese di 23 mesi, affetto da una gravissima condizione neurodegenerativa al centro di un aspra battaglia tra i medici che vorrebbero accompagnarlo alla morte e i genitori che si rifiutano categoricamente, non potrà essere trasferito in Italia, come avevano chiesto i genitori.

Nel frattempo, nella giornata del 25 aprile, il bambino, ricoverato all’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool, è tornato a ricevere nutrimento assistito dopo aver resistito senza “per 36 ore” ed essere ormai entrato nel secondo giorno di vita, contro le previsioni dei medici, dopo il distacco della ventilazione meccanica. Lo ha detto il papà, Tom Evans, all’ITV. “Alfie resiste ancora bene come può. Sta lottando e continua a non soffrire, non ha apnee né dà segno di provare dolore“. “È tempo che ad Alfie sia fatta la grazia, riconosciuta la dignità di tornare a casa o andare in Italia”, ha aggiunto il padre.

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La decisione della Corte di Appello per Alfie

A seguito del nuovo ricorso presentato dai genitori di Alfie per trasferirlo in Italia, la Corte di Appello ha deciso che il bambino

All’udienza, che si è tenuta a Londra, i genitori di Alfie non erano presenti, sono rimasti in ospedale a Liverpool ad assistere il figlio. Tom Evans ha comunque potuto seguire il dibattimento grazie ad un collegamento telefonico.

La mamma di Alfie, Kate James, è stata rappresentata da un nuovo avvocato, Jason Coppel, che per conto della donna ha riferito alla Corte che “Alfie sta lottando e necessita di un intervento immediato” da parte dei medici.

Paul Diamond, l’avvocato del padre del bambino, invece, ha comunicato alla Corte che un aereo militare adibito ad ambulanza è pronto a partire, su richiesta del Papa, per portare Alfie in Italia. L’avvocato ha riferito alla Corte che il padre di Alfie gli ha chiesto di salvare suo figlio.

Tom Evans è deciso a tentare il tutto per tutto e ha perfino minacciato di citare in giudizio tre medici dell’Ospedale Alder Hey di Liverpool per cospirazione finalizzata all’omicidio del figlio, ha fatto anche sapere di avere già preso contatti con investigatori privati per istruire il caso.

La giudice King, tuttavia, ha lasciato poche speranze ai genitori del bambino quando ha detto che “Alfie sta morendo” e che questa situazione è riconosciuta.

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Alfie Evans in ospedale (www.facebook.com/groups/alfiesarmy)

L’avvocato di Tom ha risposto che un’alternativa è possibile, perché si è verificato un “significativo cambio di circostanze” da quando i supporti vitali al bambino sono stati interrotti ma Alfie ha continuato lo stesso a respirare. L’avvocato ha insistito affermando che la famiglia Evans non può essere vincolata da decisioni di tre mesi fa. L’avvocato Diamond ha spiegato che se la Corte dà l’autorizzazione oggi, Alfie verrà subito portato in Italia.

Secondo Diamond Alfie può avere ancora qualche piacere dalla vita, che “va oltre la nostra conoscenza”. Ma la giudice King ha riposto che non ci sono prove di questo. Alfie probabilmente non prova dolore, ma non può ricevere nemmeno sensazioni piacevoli come il tocco della madre. Tutto questo è irrimediabilmente distrutto e ci sono le prove.

L’avvocato Coppel ha affermato che la situazione di Alfie è cambiata, per via dei progressi e della sopravvivenza del bambino al distacco delle macchine e a seguito del riconoscimento della cittadinanza italiana.

Il giudice McFarlane ha risposto che quello che conta è solo il “migliore interesse del bambino”, anche contro i diritti dei genitori, che passano in secondo piano.

I legali dell’ospedale Alder Hey hanno risposto alle affermazioni degli avvocati dei genitori del bambino affermando che il fatto che Alfie continui a respirare non è una sorpresa e non cambia la situazione. Non è stata mai sostenuta la tesi che la morte sarebbe stata istantanea, hanno sottolineato. Non è mai stato detto ai genitori che Alfie sarebbe morto subito, hanno ribadito.

L’avvocato dell’Alder Hey, Michael Mylonas, ha affermato che Paul Diamond ha accettato categoricamente davanti alla Corte di Appello e davanti al giudice Hayden che “non esiste alcuna evidenza medica che possa contraddite le prove” già presentate davanti all’Alta Corte lo scorso febbraio.

Gli avvocati dell’Alder Hey hanno ribadito che il fatto che Alfie respiri ancora può essere una sorpresa per il pubblico, ma non per i medici.

Durante lo svolgimento dell’udienza la Polizia del Merseyside ha avvertito gli utenti del web che i sono monitorati i post sui social che riguardano l’Alder Hey e il caso di Alfie Evans e che i commenti lesivi e i comportamenti minacciosi saranno oggetto di indagine e potranno essere presi provvedimenti conseguenti.

Dopo aver ascoltato le argomentazioni delle parti i giudici della Corte di Appello si sono ritirati per deliberare. E come abbiamo detto sopra, la decisione finale è stata contraria alla richiesta dei genitori di Alfie.

Il giudice McFarlane ha affermato che non c’è motivo di considerare errata la decisione del precedente giudizio.

L’ultimo commento di Kate e degli amministratori pubblicato sul gruppo “Alfies Army” è “Bugiardi!” riportando immagini con le dichiarazioni dei medici

  • oggi “Non abbiamo mai suggerito che la morte sarebbe stata istantanea
  • durante l’udienza di febbraio, nella fattispecie del Dottor Martin Samuels, un esperto di respirazione, che spiegando le difficoltà di portare Alfie a casa avrebbe dichiarato “Senza un ventilatore non sopravviverebbe“.

Cosa dire unimamme? Speriamo che almeno riescano a portarlo a casa e magari a curarlo lì.

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