Funerali di Stato a Genova: l’applauso ai vigili del fuoco e le preghiere

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Funerali di Stato a Genova: l’applauso ai vigili del fuoco (ANDREA LEONI/AFP/Getty Images)

Oggi, sabato 18 agosto si sono svolti i funerali di Stato per 19 delle 41 vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova.

La cerimonia si è svolta presso la Fiera di Genova, nel padiglione Jean Nouvel.

All’inizio delle cerimonia i vigili del fuoco sono stati accolto da un lungo e commosso applauso: si trattava di una delegazione delle squadre che in questi giorni hanno lavorato senza sosta per salvare vite umane e recuperare corpi. Questi camminando hanno salutato le 19 bare facendosi il segno della croce e parlando con i parenti.

Commoventi anche le parole del Cardinal Bagnasco:

Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova “qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire”.

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(JACK TAYLOR/AFP/Getty Images)

E ancora: “proprio dentro a questa esperienza, che tutti in qualche modo ha toccato, si intravede un filo di luce. Quanto più ci scopriamo deboli ed esposti, tanto più sentiamo che i legami umani ci sono necessari: sono il tessuto non solo della famiglia e dell’amicizia, ma anche di una società che si dichiara civile.”

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(PIERO CRUCIATTI/AFP/Getty Images)

“Questi vincoli, che ci uniscono gli uni con gli altri, richiedono un’affidabilità solida e sicura: senza un amore affidabile non sarebbe possibile vivere insieme. ..la gioia della semplice presenza degli altri che ci permette di portare la vita, e di condividere gioie e dolori: come un ponte ci permette di varcare il vuoto, così la fiducia ci consente di attraversare le circostanze facili o ardite della strada terrena”.

“Alziamo lo sguardo: la Madonna Assunta al cielo ci invita anche in questo momento guardare in alto, verso Dio, fonte della speranza e della fiducia. Guardando a Lui eviteremo la disperazione e potremo tornare a guardare con coraggio il mondo, la vita, la nostra amata Città. Potremo guardarci gli uni gli altri e riconoscerci fratelli, perché figli dello stesso Padre ben oltre ogni differenza. Potremo rinnovare la fiducia reciproca e consolidare la vicinanza di queste ore. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme.”

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(ANDREA LEONI/AFP/Getty Images)

Dopo il rito cattolico si è svolta anche una cerimonia musulmana, alla presenza dell’Imam di Genova. Tra le vittime infatti ci sono anche due vittime di origini albanesi, credenti musulmane.

“Quando sono morti se ne sono andati tutti insieme ed è giusto che vengano salutati insieme” hanno dichiarato i famigliari delle vittime.

Il discorso dell’Imam è stato particolarmente apprezzato. “Siamo vicini a tutti voi, preghiamo perché la pace sia per tutti voi, per l’Italia e per gli italiani” ha esordito così l’Imam.

Poi ha chiesto a Dio “che nella sua infinita misericordia per primo ci ha insegnato il valore dei ponti, con il primo ponte simbolico che ha unito il primo uomo e la prima donna creando così l’unione tra tutta l’umanità di renderci consapevoli delle nostre responsabilità”.

“Chiediamo a lui di accogliere le anime delle vittime e consolare i famigliari”.

Come conclusione ha rivolto un pensiero a Genova.” Genova, che in arabo significa ‘la bella’, saprà rialzarsi. Nei nostri cuori, le comunità islamiche di Genova e dell’Italia intera pregano affinché la pace sia con tutti voi e che il Signore protegga l’Italia e gli italiani”.

Unimamme voi concordate con i messaggi inviati: da una disgrazia ci si può rialzare, anzi ci si deve rialzare, grazie ai legami umani ma anche alla fiducia. Se come dice anche l’Imam riusciremo a costruire ponti tra le persone, allora Genova e l’Italia potrà rialzarsi ed essere meglio di prima.

Unimamme, che ne pensate?

Avete dedicato un momento di riflessione a questa tragedia?

Noi vi lasciamo con la vicenda dell’attesa della mamma dell’ultima vittima, ancora dispersa.

 

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