“Piangeva troppo”: i genitori della bambina rom scomparsa in manette

bambina romSvolta nelle indagini sulla morte di una bambina rom.

Il 23 dicembre scorso, Esperanza Lara Seferovic, una bimba rom di 20 mesi nata a Cagliari da genitori rom, è scomparsa dal villaggio dei Pescatori a Giorgino, nella periferia del capoluogo sardo.

I genitori, Dragana Ahmetovic e  Slavko Seferovic inizialmente avevano dichiarato che la loro piccina era morta nel rogo del loro furgone.

Successivamente hanno cambiato versione, sostenendo che qualcuno l’aveva rapita per chiedere il riscatto.

Secondo la polizia sarebbero i genitori gli autori del delitto della piccina. La mamma e il papà di Esperanza sono stati quindi fermati dalla polizia per omicidio aggravato, accultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio doloso.

Su di loro gravano le intercettazioni effettuate.

“L’ho impiccata… così non piange e non fa così” (non soffre) si sente in uno degli audio. Questo non è l’unico momento in cui i genitori hanno ammesso l’atroce delitto. Il corpo della bimba non è stato ancora trovato e anche il movente rimane avvolto nel mistero.

Infine, questa mattina il papà della bambina ha rilasciato una confessione: Esperanza sarebbe morta soffocata da un boccone mentre mangiava.L’ uomo allora l’avrebbe presa dalle braccia della mamma e l’avrebbe portata lungo una strada, la statale 130, per bruciarne il corpo nel rogo di un frigorifero.

Secondo un’altra versione sempre del papà lui avrebbe gettato il corpo della figlia morta nel rio Cixerri.

La mamma di Esperanza ha detto di averla data in braccio al papà quando la figlia respirava ancora, lui invece sostiene che la figlia era già morta.

Gli inquirenti ipotizzano che l’omicidio potrebbe essere legato alla salute precaria della bimba, che fin da piccola aveva necessitato di molte cure.

A ogni modo la piccina era già scomparsa a fine novembre, agli altri membri della comunità rom i genitori avevano detto di aver messo Esperanza in un istituto perché loro non riuscivano a prendersene cura.

Dalle indagini è emerso che il padre della bimba, il 23 dicembre, ha acquistato 2 Euro di benzina con cui accendere il rogo.

Unimamme, cosa ne pensate di questa tragica vicenda di cui si parla su Ansa?

Noi vi lasciamo con la storia di una mamma che ha ucciso i figli disabili e poi si è suicidata.

 

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