Il grande cuore di Lorenzo Farinelli: generoso anche nei suoi ultimi giorni

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Lorenzo Farinelli (Screenshot YouTube)

Il grande cuore di Lorenzo Farinelli: generoso anche nei suoi ultimi giorni di vita.

Lorenzo Farinelli, il medico 34enne di Ancona che aveva lanciato un toccante appello per potersi curare negli Stati Uniti, purtroppo non ce l’ha fatta a partire, nonostante la straordinaria mobilitazione che aveva coinvolto tutta Italia per aiutarlo nella raccolta dei fondi per sottoporsi alla costosa cura sua ultima speranza e che aveva superato di gran lunga la somma necessaria. Lorenzo è morto la sera del 12 febbraio, dopo che aveva fatto l’ultimo ciclo di chemio e stava facendo le valigie per gli Stati Uniti.

Le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente e il tumore, quel maledetto Linfoma non-Hodgkin (LNH) a grandi cellule di tipo B, lo ha strappato per sempre all’affetto dei suoi cari, i genitori, la fidanzata, gli amici e tutte le persone che da inizio febbraio si erano prodigate per aiutarlo, pur non conoscendolo.

La scomparsa di Lorenzo Farinelli ha lasciato in molti sgomento, dolore, rammarico, delusione, proprio quando era ad un passo dalla nuova cura, ma anche amore, generosità, forza e coraggio. Tutti hanno raccolto il suo insegnamento di lottare fino alla fine, di crederci, nutrendo la speranza e soprattutto un grandissimo amore per la vita. Tutti hanno pianto quando se n’è andato, anche chi non lo conosceva, tanto la sua storia aveva commosso. Quello di Lorenzo, però, non è stato un sacrificio vano: i soldi raccolti per la sua terapia andranno a finanziare la ricerca scientifica, per aiutare le persone che combattono la sua stessa malattia. Lorenzo lascia poi l’esempio di una vita vissuta fino in fondo e di una grande generosità anche nei suoi ultimi giorni.

Il grande cuore di Lorenzo Farinelli: generoso fino alla fine

Lorenzo Farinelli ha amato profondamente la vita nei suoi 34 anni vissuti intensamente: medico di professione, attore per passione, con mille interessi. Lorenzo ha lottato contro il brutto tumore che l’aveva colpito fino all’ultimo e quando tutte le terapie si erano rivelate inutili, non si è arreso ma con l’aiuto degli amici ha avviato una raccolta fondi, lanciata da un toccante video appello, che in pochi giorni ha raggiunto la somma di 500.000 euro necessaria per sottoporsi ad una terapia sperimentale negli Stati Uniti, la Car-T, non ancora disponibile in Italia per casi come il suo.

Non ci pensava proprio Lorenzo di permettere che la vita gli fosse portata via dal Linfoma non-Hodgkin (LNH), un nome difficile per un tumore purtroppo molto diffuso. C’è da chi questo tumore riesce a guarire, c’è chi non ce la fa. Purtroppo, il caso di Lorenzo era gravissimo, in soli 8 mesi dalla diagnosi il giovane si è ritrovato con la vita stravolta: non riusciva più a camminare, mentre la chemioterapia e la radioterapia non riuscivano a far regredire la malattia.

A inizio febbraio, i suoi amici erano riusciti ad organizzare una macchina della solidarietà eccezionale, lanciando la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe (con le donazioni che continuano ancora ad arrivare anche dopo avere superato i 600.000 euro), aprendo il sito web SalviamoLO per la raccolta fondi anche attraverso altri canali (PayPal e bonifici). La campagna, grazie all’eccezionale lavoro del team, aveva ottenuto rilevanza nazionale e raccolto in pochissimo tempo un numero straordinario di donazioni anche da personaggi famosi, che hanno contribuito a far conoscere la storia di Lorenzo attraverso i loro canali social. È stata una gara di solidarietà, tra commozione ed entusiasmo.

I fondi raccolti con le donazioni tramite la piattaforma GoFundMe e gli altri canali saranno destinati alla ricerca, come aveva chiesto Lorenzo. Tra le associazioni individuate dal medico ci sono Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) e Fil (Federazione Italiana Linfomi). Le modalità di distribuzione saranno indicate dalla famiglia a breve.

Negli stessi giorni in cui si parlava del caso di Lorenzo, usciva un’altra storia simile, quella di Calogero Gliozzo, un ragazzo siciliano di 27 anni, anche lui affetto da un linfoma aggressivo e anche lui bisognoso della terapia Car-T, da fare all’estero, l’unica in grado di curarlo. Anche Calogero ha avviato una campagna di raccolta fondi su GoFundMe e come riporta uno degli aggiornamenti sulla pagina, il giovane si è recato in Francia, a Lione, per un primo tentativo di cura, ma potrebbe anche partire per Tel Aviv, in Israele, dove la sua richiesta è stata accettata.

Nei giorni in cui si raccoglievano i soldi per Lorenzo, in molti hanno donato anche per Calogero. E tra i donatori c’è stato anche il giovane medico di Ancona. Nonostante le gravi condizioni di salute e l’apprensione di prepararsi a partire per gli Stati Uniti, Lorenzo Farinelli ha mostrato grande generosità e un cuore grande anche verso un altro malato come lui. Lo ha confermato sua madre, Amalia: “Lorenzo ha sempre pensato agli altri, negli ultimi giorni aveva preso i suoi soldi, non quelli delle donazioni, e li ha donati a Calogero Gliozzo“. Ha detto la donna nel giorno del funerale del figlio, celebrato ad Ancona nel pomeriggio del 13 febbraio. Una cerimonia a cui ha partecipato tutta la città, stringendosi ai genitori e alla fidanzata di Lorenzo.

Una commozione fortissima quella che ha travolto non solo le persone che conoscevano Lorenzo e la sua città, ma anche tutta Italia, con messaggi di cordoglio arrivati da molte parti, anche da personaggi pubblici.

Il sacerdote che ha celebrato i funerali di Lorenzo, don Davide Duca, lo ha ricordato così: “Ha lottato e mi sento di dire che ha vinto, perché non ha permesso che la malattia lo abbruttisse nella rabbia e nella disperazione, è rimasta la persona bella che era fedele alla vita e all’amore. Il suo chiedere aiuto ci ha fatto riscoprire di essere una comunità“. Come riporta Ancona Today.

Negli ultimi giorni di vita, ha raccontato sempre mamma Amalia: “Era lui a farci coraggio, mi diceva ‘mamma non fare stupidaggini, stai vicino a papi, non lo lasciare’. Speriamo di farcela”. Lorenzo era stato definito da un suo amico un “soldato dell’esercito del bene“.

Così vogliamo ricordarlo unimamme, siete d’accordo?

Allo stesso tempo, vi ricordiamo di dare una mano a Calogero, che ha ancora bisogno dell’aiuto di tutti noi per raggiungere la somma necessaria a curarsi. Il sito web per le donazioni: aiutiamocalogero.it

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