Prete pedofilo invitava a casa sua i bambini e abusava di loro: condannato a 20 anni

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Un prete ha abusato di 10 bambini ed è stato condannato a 20 anni di carcere.

Giovanni Trotta è un ex sacerdote che è stato condannato a 20 anni di carcere per aver abusato sessualmente di 10 bambini tra gli 11 e i 13 anni.

Un prete condannato a 20 anni di carcere: la sua storia

Da 4 anni è già in carcere e ora attende una lunga detenzione per i suoi crimini. Il pedofilo infatti, nonostante fosse stato ridotto allo stato laicale dal 2012, a causa dei suoi “gravi crimini” contro l’infanzia, continuava a indossare il clergy, il tipico colletto bianco dei sacerdoti e a farsi chiamare Don Gianni.

Don Giovanni Trotta era dirigente e allenatore di una squadra di calcio di bambini a cui poi faceva il doposcuola.

Grazie alla fiducia carpita ai genitori il pedofilo invitava a casa sua i bambini, singolarmente o in gruppo, poi abusava sessualmente di loro mentre scattava delle foto e le diffondeva in chat. I messaggi acclusi alle foto, secondo quanto riportato dagli inquirenti, “erano agghiaccianti”.

Inizialmente l’uomo era stato condannato a 18 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale di Foggia.

Successivamente però la pena è stata inasprita, perché è stato riconosciuto il vincolo della continuazione con una precedente condanna definitiva a 6 anni di reclusione per abusi su un altro ragazzino di 11 anni.

Grazie alle indagini svolte su quel caso le forze dell’ordine, coordinati dai pm Bari Simona Filoni e Domenico Minardi, vennero a conoscenza di altre violenze sessuali commesse dal prete nello stesso periodo.

L’ormai ex Don Giovanni Trotta è stato quindi ritenuto colpevole di:

  • violenza sessuale aggravata
  • produzione e diffusione di materiale pedopotnografico
  • adescamento di minori

Due dei ragazzi vittime del pedofilo hanno testimoniato contro di lui. Gli inquirenti hanno sottolineato il fatto che la società sportiva non abbia mai denunciato il prete nonostante lo avesse allontanato dal 2014.

Ecco come si è espresso il gup di Bari che per primo ha condannato Trotta. “l’atteggiamento quantomeno superficiale tenuto dalle locali autorità religiose“. E ancora «hanno mantenuto assoluto silenzio permettendo all’imputato di continuare impunemente a frequentare minori e a farne oggetto delle sue abominevoli perversioni”.

Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda riportata su Il Messaggero e sulle ultime dicharazioni?

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