Scandalo migranti in Usa: persone ammassate come bestie nelle gabbie

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Migranti a El Paso, al confine tra Messico e Stati Uniti (Joe Raedle/Getty Images)

Scandalo migranti in Usa: persone ammassate come bestie nelle gabbie. La denuncia.

Continua lo scandalo dei migranti in Usa, le persone che arrivano dal Messico e attraversano la frontiera con gli Stati Uniti vengono trattate in modo disumano. Vengono arrestate, perché immigrati illegali, e richiuse nei centri di detenzione, i bambini separati dai genitori. Le condizioni in cui vengono trattate sono indegne di un Paese civile.

La denuncia da avvocati, attivisti, da alcuni esponenti dei democratici e da alcune indagini condotte dallo stesso Dipartimento di Sicurezza statunitense. Il dito è puntato contro la gestione dell’amministrazione Trump, da sempre ostile ai migranti (nonostante suo nonno fosse emigrato dalla Germania agli Stati Uniti in modo illegale, come clandestino).

Nei giorni scorsi avevamo segnalato le condizioni inumane in cui sono tenuti i bambini migranti nei centri di detenzione per minori al confine con il Messico. Mentre è peggiorata la situazione dei bambini e delle donne, il problema si è allargato e le indagini sulle condizioni dei migranti nei centri di detenzione hanno portato gli ispettori a definire la situazione “esplosiva”.

Scandalo migranti in Usa: persone ammassate nei centri di detenzione

Nei centri di detenzione per migranti al confine con il Messico, come quello di El Paso in Texas, le persone sono trattate come bestie, ammassate dentro le gabbie. È la denuncia degli ispettori del Dipartimento di Sicurezza Nazionale Usa che hanno documentato tutto con fotografie.

Gli ispettori hanno visitato cinque strutture alla frontiera di El Paso, dove vengono rinchiusi i migranti appena varcano illegalmente il confine tra Messico e Stati Uniti. Qui hanno scattato foto ai migranti rinchiusi in recinti stretti e sovraffollati, così pieni da costringere gli adulti a stare in piedi per ore.

Le foto sono state scattate lo scorso 10 giugno e riguardano quella parte di frontiera con il più alto numero di migranti che provano ad attraversare il confine tra Usa e Messico. Nella struttura ispezionata gli investigatori del Dipartimento di Sicurezza hanno trovato 8mila persone tenute in custodia, 3.400 in più di quelle consentite.

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Centro di detenzione dei migranti a El Paso, Texas (Joe Raedle/Getty Images)

Nel loro rapporto, gli investigatori descrivono una situazione “esplosiva”, dove manca praticamente tutto per l’assistenza ai migranti, dalle docce per potersi lavare ai pasti caldi. Condizioni disumane in cui si trovano anche migranti in detenzione da un mese.

Quando gli ispettori hanno visitato la struttura, i migranti hanno iniziato a battere le mani sulla recensione. Altri hanno scritto su pezzi di carta richieste di aiuto, indicando anche da quante ore erano costretti a stare in quelle condizioni. Altri migranti hanno riferito di avere problemi di salute. I risultati dell’ispezione sono stati pubblicati dalla MSNBC News.

Come se non bastassero queste condizioni in umane, costretti alla scarsa igiene, a non lavarsi e non nutrirsi adeguatamente, i migranti sono stati anche scherniti dagli agenti della Border Patrol, la polizia di confine. Secondo quanto riferisce il New York Times, infatti, sono state scoperte alcune pagine segrete di Facebook tenute dagli agenti, dove venivano pubblicati scherzi, battute e commenti denigratori sui migranti.

Durissima l’opposizione democratica dei confronti di Donald Trump. “Il rapporto dell’ispettore generale fornisce una finestra scioccante sulle condizioni pericolose e disumane che l’amministrazione Trump sta infliggendo ai bambini e alle famiglie al confine“, ha accusato Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentati.

Il trattamento riservato ai migranti, soprattutto ai bambini, nei centri di detenzione per migranti ha sollevato proteste popolari, con i manifestanti a brandire cartelli per denunciare quello che accade nelle strutture e chiedere condizioni migliori per le persone che vi sono rinchiuse.

Manifestazione di protesta con le foto dei bambini migranti morti a El Paso nel tentativo di attraversare la frontiera tra Messico e Usa (HERIKA MARTINEZ/AFP/Getty Images)

In questi giorni è arrivata al confine Usa-Messico anche Alexandra Ocasio-Corez, deputata democratica e astro nascente della politica americana. La Ocasio-Corez ha definito “agenzia canaglia” quella che si occupa dei migranti al confine. Dal canto suo un altro esponente politico, Elijah E. Cummings, rappresentante del Maryland e presidente del comitato di Sorveglianza e Riforma della Camera ha chiesto che il segretario della Sicurezza Nazionale Kevin K. Mcaleenan, insieme al nuovo commissario ad interim per la dogana e la protezione delle frontiere Mark Morgan, “vengano a Capitol Hill per discutere del gruppo Facebook e le accuse contenute nella relazione“.

Gli esiti delle indagini nei centri di detenzione per migranti in Texas sono stati riportati dal Corriere della Sera.

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