Ipnosi come analgesico: il primo paziente operato al cuore

Un intervento cardiaco è stato svolto in ipnosi a scopo analgesico, si tratta della prima volta.

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Ipnosi come analgesico il primo paziente operato al cuore Universomamma.it

Presso l’ospedale San Paolo di Savona è stato svolta un’operazione di ablazione della fibrillazione atriale condotta mediante ipnosi per scopo analgesico.

Operazione al cuore con paziente sotto ipnosi: il racconto

Si tratta di un intervento che richiede 3 ore e che, solitamente, richiede una politerapia farmacologica locale e sistemica a scopo analgesico e anestetico. Questa volta, però, è stata utilizzata l’ipnosi. Luca Bacino, medico dell’Ospedale San Paolo di Savona che ha eseguito l’intervento, ha commentato così: “grazie all’ipnosi durante l’intervento è possibile ridurre drasticamente l’utilizzo di farmaci anestetici e analgesici e rendere la procedura ancor più tollerata”. Purtroppo l’ipnosi è ancora poco conosciuta e usata a livello medico. “Le sue potenzialità sono straordinarie, in quanto si può ridurre al minimo l’utilizzo dei convenzionali farmaci e inoltre la procedura è resa molto più tollerabile” precisa Bacino.

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Il medico ha precisato: “si tratta di una novità a livello internazionale e il suo utilizzo sempre più estensivo potrà migliorare drasticamente il lavoro quotidiano del cardiologo interventista”. Per quanto riguarda invece l’operazione interessata dobbiamo ricordare che a causa della fibrillazione atriale gli atri non sono più in grado di espellere tutto il sangue che rimane nelle camere con il rischio di creare coaguli. Il ritmo alterato può causare complicanze potenzialmente invalidanti. La fibrillazione atriale è la conseguenza di una malattia cardiovascolare e può verificarsi anche in soggetti che non soffrono di cardiopatia.

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Se la terapia farmacologica non aiuta a risolvere il problema, allora può essere necessario un intervento chirurgico. Paolo Peira, il 63enne che si è sottoposto all’intervento, ha raccontato così l’esperienza su Salute e Benessere: “quando sono entrato e ho visto la sala piena di macchine e di fili, ho avuto paura. Poi il dottor Luca Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, a chiedermi di fare respiri profondi e di rilassarmi. E tutto si è attenuato: le voci, i rumori. Sentivo tutto ma ‘distante’, non provavo dolore. E le 4 ore che ho passato in quella posizione sono letteralmente volate” il paziente ha aggiunto: “il medico che mi ha operato, Francesco Pentimalli, mi ha chiesto se me la sentivo di provare con l’ipnosi, mi ha spiegato che era un nuovo metodo, e che sarebbe stato efficace solo se c’era la collaborazione del paziente. Io ho accettato subito: se mi avessero detto di bere un bicchiere d’acqua per non sentire nulla, ne avrei bevuti 18…”.

Paolo Peira ha aggiunto: “prima di iniziare il dottor Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, con tono di voce molto calmo e tranquillo, e più parlava più abbassava la voce. A un certo punto ho iniziato a preoccuparmi, temevo di fare una brutta figura non sentendo quello che mi avrebbe detto… e invece ha iniziato a funzionare. Ero cosciente, perché sentivo le voci dei medici e degli operatori che si scambiavano opinioni, ma era come se mi arrivassero da lontano. Non ho mai sentito dolore a parte un piccolo momento: il dottore è intervenuto immediatamente parlandomi e in pochi istanti mi sono di nuovo ‘perso’. Alla fine mi hanno detto che addirittura in certi momenti sorridevo. Alla fine dell’operazione il medico mi ha chiesto di stringere forte il pollice e l’indice della mano sinistra, ha contato fino a tre e improvvisamente era tutto finito. Sembrerà strano dirlo, ma è stato persino bello…” Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Tgcom24?

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