Trasferire denaro a figli e parenti senza avere problemi con il fisco: i consigli degli esperti

Trasferire denaro a figli e parenti può essere utile per diverse ragioni: un regalo, un aiuto, un prestito. Occorre però essere consapevoli che il fisco ci osserva: ecco alcuni consigli su come muoversi senza avere problemi.

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Trasferire denaro a figli e parenti senza avere problemi con il fisco: i consigli degli esperti – Universomamma.it

Oramai anche per un semplice trasferimento di denaro tra genitori e figli si deve fare molta attenzione, seguire la legge ed essere prudenti, onde evitare accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

I consigli degli esperti legali per trasferire denaro da genitori a figli

Nel portale di informazione e consulenza legale “La legge è uguale per tutti” sono presenti a questo riguardo alcuni consigli, di seguito alcuni chiarimenti:

  • TRASFERIMENTO DI SOLDI A FIGLI O PARENTI: Se si decide di trasferire soldi su un conto senza scopi di prestito la transazione equivale ad una donazione. Quando le donazioni sono “di non modico valore” si ha bisogno della presenza di un notaio ma anche di 2 testimoni. A decidere se la transazione è di “non modico valore” è lo status economico di chi fa la donazione. Se a fare la donazione ad esempio è una persona con patrimonio consistente e reddito fisso più che buono, allora può permettersi una donazione al figlio o al padre di 2 mila euro senza un atto notarile. Ma se ad esempio un pensionato vuole donare al figlio 10 mila euro ed ha una pensione di 500 euro, può sembrare un controsenso ma dovrà fare un atto notarile.

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  • DONAZIONI TRA FIGLI E GENITORI SENZA UN NOTAIO: se la donazione è indiretta, ossia se viene fatta per uno scopo specifico, come ad esempio per la prima casa oppure per comprare un auto a condizione che nel nuovo acquisto venga specificata la provenienza dei soldi, non deve essere essere pagata alcuna tassa. Laddove sia necessaria la presenza del notaio ma la transazione avviene senza, ciò comporta la nullità del trasferimento del denaro. Chiunque dunque può contestare la transazione.
  •  TRASFERIRE DENARO IN CONTANTI TRA GENITORI E FIGLI: si può fare ma non deve superare le soglie di tracciabilità decise dalla legge. Dal 1 Luglio 2020 il tetto è di 1999,99 euro che diventerà di 999,99 euro nel 2022. Se quindi si vogliono dare 2000 euro a un figlio e siamo nel 2021 non si possono dare cash ma si deve fare un assegno bancario non trasferibile oppure un bonifico bancario. In caso ciò non avvenga scatta una multa che va da 2 a 50 mila euro sia per il donante che per il donatario. Le autorità potrebbero scoprirlo ad esempio facendo un controllo sul conto corrente del donatario e chiedendo ad egli la provenienza dei soldi nel caso lui ammettesse che si tratti di una donazione.
  • TASSE PAGARE PER TRASFERIRE I SOLDI DA GENITORI A FIGLI: la legge prevede in caso di donazione una tassa da pagare. Ma in caso si parli di una donazione in linea retta ascendente-discentente la tassa viene pagata soltanto oltre una franchigia di un milione di euro oppure un milione e mezzo nel caso il donatario abbia un handicap. E comunque anche in questo caso l’aliquota è scontata del 4 %.
  •  RISCHI CHE SI CORRONO SE SI RICEVE DENARO DA UN FIGLIO O DA UN PADRE: bisogna essere prudenti quando si ricevono o si regalano dei soldi perché l’Agenzia delle Entrate può fare dei controlli. Prima di tutto controllano i conti correnti dei contribuenti e se trovano del denaro non giustificato possono desumere si tratti di un’evasione quindi onde non pagare imposte e sanzioni conviene avere sempre una documentazione scritta. Quindi se un padre vuole regalare dei soldi al figlio il modo migliore è tramite bonifico in modo che la transazione sia rintracciabile oppure bisogna avere l’accortezza di redigere una scrittura privata o meglio ancora non depositare tale somma sul conto. In secondo luogo vengono controllate le spese dei contribuenti quindi se si effettua una spesa di lusso o del 20% superiore al reddito dichiarato scatta il controllo dell’Agenzia delle Entrate. In caso i soldi siano stati donati da un genitore ci vuole una documentazione scritta oppure la transazione della donazione va fatta sempre con bonifico o assegno non trasferibile.

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  • COSA SUCCEDE ALLA MORTE DI UN GENITORE:In caso di morte la legge individua gli eredi legittimi che hanno diritto ad una quota minima del patrimonio del defunto. Questi legittimatari non possono contestare l’eredita del defunto quando è in vita ma soltanto una volta che è morto, ed entro 10 giorni. Questa contestazione viene chiamata lesione della legittima e persiste quando il de cuius ha tolto loro la quota necessaria. Quindi sarebbe il caso di fare molta attenzione e donare solo quella parte di patrimonio “in più” rispetto alla legittima, oppure fare firmare una liberatoria ai legittimatari.

E voi care unimamme eravate a conoscenza dei rischi che si corrono con una semplice transazione di denaro tra famigliari?

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