Influenza stagionale | Contagi costantemente in calo: raggiunti i 7 milioni

Influenza stagionale: contagi in calo. I dati aggiornati dal bollettino Influnet.

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Influenza stagionale | Contagi in calo | I dati aggiornati – Universomamma.it

Nel pieno dell’epidemia di Coronavirus, arriva almeno una buona notizia dall‘influenza stagionale, i cui contagi sono stabilmente in calo da circa un mese e scendono ancora, in modo consistente, anche nella prima settimana di marzo. Sono i dati dell’ultimo bollettino Influnet aggiornato alla settimana dal 2 all’8 marzo. I dati in questo periodo escono più tardi del solito, a causa del sovraccarico della rete di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità per via dell’epidemia di Coronavirus. Di seguito tutte le informazioni aggiornate.

Influenza stagionale: contagi in calo, i dati del bollettino Influnet

Sono usciti i dati aggiornati dell’ultimo bollettino Influnet sui casi dell’influenza stagionale riferiti alla 10^ settimana del 2020 quella dal 2 all’8 marzo. Da qualche settimana i dati escono con qualche giorno di ritardo a causa dell’emergenza da Coronavirus che tiene impegnato il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Santià. Almeno sul fronte dell’influenza, comunque, possiamo stare abbastanza tranquilli: il picco dell’epidemia si è verificato ormai più di un mese fa, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, quando in una sola settimana si sono avuti 795.000 casi di influenza in Italia. Per fortuna non c’è stata una nuova impennata della curva epidemica, come pure sarebbe stato possibile. Nel mese di febbraio i contagi sono diminuiti gradualmente. Nella 9^ settimana dell’anno, dal 24 febbraio al 1° marzo, si sono registrati 453.000 nuovi casi di influenza.

Nella prima settimana di marzo, dal 2 all’8, l’ultima rilevata, i casi di influenza sono stati 345.000, con un’incidenza che si conferma nella soglia di intensità bassa, per la seconda settimana consecutiva. Mentre crescevano i casi di coronavirus, per fortuna diminuivano quelli di influenza, che possono provocare anch’essi gravi conseguenze e richiedere il ricovero in ospedale, soprattutto per i soggetti più deboli. Se le due epidemie avessero avuto il picco nello stesso periodo gli ospedali italiani non avrebbero retto. Per fortuna l’influenza stagionale è verso la fine. Dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre 2019, si sono ammalati di influenza 6.953.000 italiani.

Nella settimana dal 2 all’8 marzo 2020, l’incidenza totale dei casi di influenza in Italia è scesa ancora, arrivando a 5,7 casi per mille assistiti (la scorsa settimana era a 7,5 casi). Come sempre, i più colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni, nei quali l’influenza ha un’incidenza pari a 13,6 casi per mille assistiti.

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Nella 10^ settimana dell’anno, a livello territoriale l’incidenza dell’epidemia è bassa in tutte le regioni, solo due regioni registrano più casi delle altre: le Marche (11,23 casi per mille assistiti) e la Sardegna (12,29 casi). L’Abruzzo ha un’incidenza di 7,52 casi per mille assistiti.

Influenza in Italia settimana 2 – 8 marzo 2020 (Influnet)

Invece, per quanto riguarda l’incidenza dei casi di influenza per fasce di età nella 10^ settimana dell’anno, dal 2 all’8 marzo 2020, i più colpiti restano i bambini da 0 a 4 anni, con l’incidenza di 13,61 casi per mille assistiti, scesa molto dai 20,46 della settimana predente. Invece, nella fascia di età 5-14 anni è di 7,58 casi, in quella 15-64 anni è di 5,90 casi, negli individui di età pari o superiore a 65 anni è di 2,25 casi per mille assistiti. In tutte le fasce di età si registra un calo dell’incidenza dell’influenza rispetto alla settimana precedente. In generale l’incidenza dell’influenza è più bassa tra gli anziani grazie soprattutto al vaccino antinfluenzale, raccomandato anche a chi soffre di patologie croniche.

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Incidenza influenza in Italia settimana 2 – 8 marzo 2020 (Influnet)

Influenza: i casi gravi e la mortalità

Gli ultimi dati del bollettino FluNews-Italia, riferiti ancora alla 9^ settimana del 2020 (24 febbraio – 1 marzo), riportano, dall’inizio della sorveglianza, 169 casi gravi di influenza confermata, di cui 35 deceduti. I casi gravi hanno riguardato soggetti con diagnosi di Sari (Severe Acute Respiratory Infection-gravi infezioni respiratorie acute) e/o Ards (Acute respiratory distress syndrome-sindromi da stress respiratorio acuto), ricoverati in terapia intensiva. In 135 casi (82%) era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.). In 152 casi è stato isolato un virus di tipo A (84 casi A(H1N1)pdm09, 37 A(H3N2), 31 A/non sottotipizzato) e in 12 casi un virus di tipo B. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 16 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 126 sono stati intubati.

Per quanto riguarda la mortalità generale (totale e non solo riferita all’influenza) il dato disponibile è sempre quello della 9^ settimana del 2020 (24 febbraio – 1 marzo): è stata lievemente inferiore al dato atteso, con una media giornaliera di 215 decessi rispetto ai 223 attesi (l’indicatore è ricavato dal sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), basato sulla rilevazione in 19 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi per gli ultra65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Tale numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.

Durante la 10^  settimana del 2020 di sorveglianza virologica, circa il 67% dei casi di sindrome simil-influenzale riferisce di non essere stato visitato da un medico del Servizio sanitario nazionale ma di aver avuto una sindrome simil-influenzale. Nella stessa settimana rimangono dominanti i virus di tipo A (70%), in particolare appartenenti al sottotipo A(H3N2). Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, i ceppi A(H3N2) hanno rappresentato il 60% dei ceppi A sottotipizzati.

Prevenzione e trattamento dell’influenza: le informazioni e i consigli degli esperti

La prima regola è la vaccinazione per i soggetti a rischio, come anziani, bambini, e persone immunodepresse, per prevenire. Per tutti gli altri invece valgono le comuni, ma sempre valide, regole:

  • lavarsi di frequente e bene le mani (vale anche per la prevenzione contro il coronavirus)
  • arieggiare gli ambienti chiusi più volte al giorno
  • stare lontano da persone malate.

Vi ricordiamo inoltre le caratteristiche che consentono di distinguere l’influenza da altre forme parainfluenzali:

  • una febbre brusca sopra i 38°C
  • un sintomo sistemico (dolori muscolari o articolari)
  • un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, secrezione o congestione nasale)

I consigli degli esperti, in caso di sussistenza di questi sintomi, sono:

  • rivolgersi al medico per la cura
  • no pronto soccorso ma nemmeno automedicazione
  • molto riposo
  • no sbalzi termici
  • evitare altre persone per limitare la diffusione del virus

Cosa dite unimamme? L’influenza è arrivata a casa vostra, vi siete ammalate voi o i vostri figli? Tutte le informazioni con i bollettini sull’epidemia di influenza 2019/2020 le trovate sui siti web: InflunetFluNews-Italia e Influweb.

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