Cotoletta di pollo: solo metà è carne | Il test che lo dimostra

Un’inchiesta di Salvagente ha fatto emergere un’inquietante verità circa le cotolette  che non sono composte interamente da ciò che crediamo.

cotoletta di pollo
Cotoletta di pollo: quanta carne c’è? La risposta in un test Universomamma.it

Unimamme, a molte persone piacciono le cotolette di carne. Spesso questa pietanza si ritrova anche nei menù bambino che sono composti da pasta al pomodoro e, appunto, cotoletta.

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Cotoletta di pollo incriminata: ecco perché

Le mitiche cotolette possono essere di vitello o di pollo e compaiono spessissimo nei menù del ristorante, insieme all’hamburger di carne per i bambini. Le cotolette di pollo sono molto presenti anche al supermercato. L’inchiesta di Salvagente si è concentrata, in modo particolare, sulle cotolette di pollo di 8 diverse marche:

  •  Aia,
  • Amadori,
  • Bontallegri,
  • Conad,
  • Coop,
  • Del Campo,
  • Eurospin e
  • Fileni.

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Purtroppo, dall’indagine che si è concentrata su un test, è emerso che, nonostante all’apparenza si tratti di una cotoletta ottenuta da filetto di pollo, in realtà, quando va bene, vi è carne solo per metà. Il resto è semplice panatura. Tra gli altri elementi ci sono:

  • acqua,
  • gli amidi,
  • le fibre vegetali e
  • i grassi vegetali come l’olio di girasole

Qualcosa di ben diverso da una preparazione casalinga. Andrea Vania,  pediatra esperto di nutrizione infantile già presidente del Gruppo europeo Obesità pediatrica, ha puntualizzato con queste parole su Il Salvagente:solitamente la cotoletta è inserita a casa nel pasto della sera. Se usiamo prodotti dell’industria alimentare dobbiamo essere consapevoli che di base contengono una quantità di carboidrati e di grassi e quindi è essenziale leggere le etichette e bilanciare tutto il pasto, ad esempio evitando di preparare un primo piatto. Inoltre è fondamentale preferire una cottura in casa più sana possibile come in forno o in padella antiaderente, considerando che spesso si tratta di prodotti prefritti”.

Oltre agli ingredienti precedentemente elencati ci sono anche:

  • sale
  • aromi e
  • spezie: la paprica, la curcuma e il pepe

Secondo il professor Vania bisogna fare attenzione, in modo particolare, al sale. Inoltre bisogna tenere d’occhio anche la presenza degli esalatori di gusto : le assunzioni giornaliere di sodio adeguate per bambini tra 4 e 6 anni sono di 1,3 g (3,25 g di sale). Anche in riferimento al sale, è bene inserire questi pasti nel contesto nutrizionale giornaliero. Per quanto riguarda spezie e aromi, questi rendono il prodotto più accattivante in termini di sapore e ciò può essere un limite in termini di educazione al gusto… il petto di pollo panato della mamma non potrà mai competere!”. Detto tutto questo,  c’è quindi il reale pericolo di ingerire molte calorie, grassi e carboidrati. Il professor Vania osserva infine che l’abbinamento di questa cotoletta con una pasta a pomodoro o con patatine fritte produce un’errata distribuzione delle calorie e, soprattutto, un pasto sproporzionato.

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Unimamme, voi cosa ne pensate di quanto denunciato?

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