Andrea Bocelli dona il plasma e racconta di aver avuto il Coronavirus | VIDEO

Andrea Bocelli dona il plasma: “Ho avuto il Coronavirus“. La notizia che ha sorpreso i fan del tenore.

andrea bocelli plasma
(Bocelli durante le prove del concerto “Music For Hope” per le vittime del Covid-19 al Duomo di Milano nel giorno di Pasqua, 12 aprile 2020. Foto di PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Tra le vittime illustri del Coronavirus c’è anche il tenore Andrea Bocelli, insieme alla sua famiglia. Per fortuna il cantante non è stato colpito in modo grave ma avuto solo sintomi lievi. La notizia è stata resa pubblica dallo stesso Bocelli quando ha deciso di recarsi in ospedale per donare il plasma. Infatti, il plasma delle persone che hanno avuto il Covid-19 e sono guarite è molto utile nella cura dei pazienti gravi.

La donazione del sangue è stato un grandissimo atto di generosità da parte di Bocelli che già lo scorso aprile, nel giorno di Pasqua, aveva tenuto un emozionate concerto in solitaria all’interno del Duomo di Milano. Un concerto per le vittime del Coronavirus e di buon auspicio per il futuro.

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Andrea Bocelli dona il plasma dopo aver avuto il Coronavirus

Lo aveva tenuto nascosto per quasi due mesi, poi Andrea Bocelli ha deciso di dichiarare pubblicamente che anche lui era stato contagiato dal Coronavirus. Si era ammalato lo scorso marzo ma per fortuna non in forma grave. Il tenore aveva contratto una forma praticamente asintomatica della malattia, se non fosse stato per una febbre leggera, una febbriciattola senza altre conseguenze. Solo dal tampone, il cui esito aveva ricevuto il 10 marzo, era risultato positivo al Covid-19. La malattia e la convalescenza le ha trascorse a casa, in tranquillità, insieme ai suoi familiari, anche loro contagiati. La moglie e i due figli avevano contratto il virus, anche loro in forma lieve, con una leggera febbre e qualche lieve sintomo in più. Alla fine di marzo comunque il tenore era già perfettamente guarito.

L’annuncio della malattia è stato dato da Boccelli il 26 maggio, nello stesso momento in cui il tenore si stava recando all’ospedale di Cisanello di Pisa per donare il plasma. Il cantante ha voluto così aiutare gli altri malati di Covid-19 che non hanno avuto la fortuna di contrarre una forma lieve come la sua ma hanno bisogno di una cura più aggressiva e il plasma si è rivelato fondamentale nel ridurre la mortalità in diversi casi, stando ai risultati dei primi studi scientifici. Proprio all’ospedale Cisanello di Pisa i ricercatori stanno conducendo uno studio sul plasma, coordinato dall’Aoup, per la cura dei malati di Covid.

L’annuncio di Andrea Bocelli pubblicato sulla sua pagina Facebook.

La pandemia che ha turbato il mondo ha coinvolto, seppure in modo lievissimo e pressoché asintomatico, anche la mia persona e alcuni membri della mia famiglia.

Per non allarmare inutilmente i miei fan, per rispetto verso coloro che hanno contratto il virus con ben altre conseguenze, ed anche per tutelare la mia famiglia, non ho ritenuto opportuno divulgare la notizia.
Perfettamente guarito già prima della fine di marzo, oggi nuove priorità m’impongono di rinunciare a quel riserbo che ho finora perseguito quale scelta di responsabilità.

Ho immediatamente risposto “presente” alla possibilità di donare il sangue, per lo studio sulla cura del Covid. Un piccolo gesto – ma irrinunciabile – con cui faccio la mia piccola parte.

Andrea“.

Nulla di grave, dunque, per Bocelli e la sua famiglia, ma era giusto dare la notizia poiché della malattia si sarebbe venuto a sapere lo stesso nel momento in cui il tenore si sarebbe recato in ospedale a donare il sangue.

(Andrea Bocelli davanti al Duomo di Milano. PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Andrea Bocelli è stato accompagnato in ospedale a Pisa dalla moglie Veronica Berti. All’ingresso, Bocelli ha detto ai giornalisti di esser lì a donare il plasma per aiutare gli altri ad essere curati. Ad accoglierlo e ringraziarlo erano presenti il direttore del centro regionale sangue della Toscana Simona Carli e, per l’Aoup, Mojgan Azadegan della direzione sanitaria, il direttore della medicina trasfusionale e biologia dei trapianti, Alessandro Mazzoni, la direttrice dell’officina trasfusionale Maria Lanza e il direttore delle malattie infettive Francesco Menichetti, che è il coordinatore, insieme all’ospedale San Matteo di Pavia, della sperimentazione nazionale della plasmaterapia per la cura del Covid-19 con lo studio ‘tsunami‘ – transfusion of convalescent plasma for the treatment of severe pneumonia due to sars-cov2). Come riporta Repubblica.

Bocelli ha donato il suo plasma ad uso clinico per lo studio. La donazione è avvenuta attraverso la plasmaferesi, la procedura che separa la componente liquida del sangue da quella corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e trombociti). La procedura viene effettuata con un macchinario apposito che suddivide le due componenti e inattiva i germi patogeni per l’utilizzo del plasma. La moglie di Bocelli, invece, non ha donato il plasma avendo avuto delle gravidanze. Le donne con pregressi aborti o gravidanza, infatti, non possono donare plasma iperimmune.

Ai giornalisti davanti al centro prelievi dell’Aoup, Bocelli ha detto sul momento attuale: “Ci sono tante riflessioni da fare, grazie a Dio non ricopro ruoli politici, perciò non sono chiamato a prendere decisioni e non vorrei neppure essere nei panni di chi deve prenderle. Capisco che c’è stato un momento complicatissimo quando c’è stata l’emergenza negli ospedali, però io mi guardo intorno e ora vedo una situazione che è assolutamente normale, quello che non è normale è il comportamento di coloro che ancora oggi temono questo virus come la lebbra e un Paese che è in ginocchio perché le attività stentano a riprendere“. Il tenore ha aggiunto: “Quello che è successo è qualcosa di incomprensibile: per qualche giorno ho pensato di vivere in un sogno, sperando di svegliarmi da un momento all’altro e di dire è stato un brutto sogno, è finito. Il fatto che un virus che appartiene alla famiglia dei virus che portano l’influenza, il raffreddore, il mal di gola, possa mettere in ginocchio un mondo intero è una cosa che ancora oggi faccio fatica a metabolizzare“.

Nei mesi della quarantena comunque, Bocelli è stato impegnato in moltissime attività musicali e a carattere sociale. Ovviamente dopo essere guarito. Tutti ricorderanno l’emozionante concerto “Music For Hope“, trasmesso in diretta nel giorno di Pasqua dal Duomo di Milano, con il tenore accompagnato dall’organo e poi solo sul sagrato della  cattedrale. Una iniziativa in solidarietà alle persone colpite dal Coronavirus in tutto il mondo e un messaggio di speranza per il futuro. Bocelli è stato anche impegnato nel grande evento musicale internazionale “One World Together at Home“, organizzato da Lady Gaga in collaborazione con Global Citizen. Una specie di Live Aid ai tempi della pandemia, in cui si sono esibiti live da casa loro artisti da tutto il mondo.

Che ne pensate unimamme? Sapevate che le mamme non possono donare il plasma?

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(Andrea Bocelli prova il concerto del 12 aprile 2020 davanti al Duomo di Milano. Foto di PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)
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