Bambino nato “con due teste” ha stupito tutti: “è un miracolo”

Un bambino è nato con “due teste”, la sua forza e quella dei genitori che hanno dal primo momento lottato con lui e per lui ha stupito tutti.

Foto da Facebook di @Martina Laurendino

Questa è la storia di un bambino che è stato ribattezzato come “il miracolo dei Cappuccini”: Lui è il piccolo Santiago che quando è nato aveva una grave malformazione, un rigonfiamento attaccato alla nuca e poche speranze di sopravvivere.

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I genitori non si sono arresi ed hanno lottato affinchè il loro piccolo potesse vivere una vita il più normale possibile. Adesso dopo un anno la grande gioia.

Bambino “nato con due teste”: la storia del piccolo Santiago

Foto da Facebook di @Martina Laurendino

Il Giornale di Sicilia riporta una storia bellissima di un neonato che quando è nato aveva un enorme rigonfiamento vicino alla nuca, proprio come una seconda testa. Una malformazione rarissima ed aveva poche possibilità di sopravvivere. I genitori non si sono mai arresi ed hanno lottato con tutte le loro forze affinchè il figlio potesse essere operato.

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L’intervento è avvenuto un anno fa, quando Santiago, così si chiama il piccolo guerriero, era appena nato. Sono stati i medici del Bambin Gesù che hanno fatto questo intervento rischioso, le probabilità di sopravvivenza erano solo del 17%.

Alla giornalista del quotidiano, Connie Transirico, il responsabile del gruppo di preghiera che ha seguito la famiglia e collaborato con la raccolta fondi per aiutare il piccolo Santiago ha dichiarato: “Abbiamo chiamato tutti gli ospedali pediatrici specializzati d’Italia e abbiamo trovato la disponibilità del Bambin Gesù, ma il problema era raccogliere i 70 mila euro che servivano al viaggio in elicottero e alla permanenza dei genitori nei giorni dell’intervento“.

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La raccolta fondi è iniziata anche grazie alla mamma di Santiago, Martina che aveva creato una pagina Facebook: “Buona sera a tutti.. io sn Martina Laurendino mamma di Santhiago Vultaggio, mio figlio è nato con una malformazione in testa.. (encelafocele grave) io vi chiedo solamente un piccolo contributo per salvare mio figlio.. qui a Palermo non ci sono speranze buone per mio figlio ( c’è il rischio ke mi rimane vegetale) mentre il meyer mi ha dato buone speranze.. anke una minima percentuale per me è un miracolo..Non è vero ke qui ti pagano tutte cose.. io per poter dare una minima possibilità a mio figlio devo pagare il trasporto da Palermo a Firenze..quindi vi chiedo cn il cuore in mano di evitare alcuni commenti meno apportuni.. ringrazio in anticipo tutte le persone che con una piccola cifra possa dare la possibilità a mio figlio di vivere“.

Dalla raccolta sono stati messi insieme diecimila euro e anche grazie alla Regione Sicilia, il piccolo è stato portato in elicottero a Roma. Il 7 novembre 2019 queando il piccolo ha subito l’intervento, prima della nascita i genitori sapevano della malformazione, ma non si sono arresi e lo hanno voluto a tutti i costi: “Con mio marito Maurizio non abbiamo mai avuto dubbi, lo avremmo fatto nascere e accolto. I medici mi avevano detto chiaramente che c’erano poche possibilità che sarebbe sopravvissuto, mi hanno pure fatto firmare un documento in cui autorizzavo le cure compassionevoli. Ma S. dopo sette giorni ha cominciato a prendere latte dal biberon“.

Amore mio non ci credo ancora ke ti stretto tra le mie braccia… mamma e papà ti amano♥️

Pubblicato da Raccolta fondi su Venerdì 8 novembre 2019

La malformazione con la quale è nato Santiago si chiama scientificamente encefalocele, si tratta della fuoriuscita di tessuto celebrale e meningeo a seguito si di una malformazione congenita del cranio, conseguente a una saldatura incompleta delle ossa. Il materiale celebrale va a formare quella che appare come una seconda testa.

Dopo l’intervento, la seconda testa è stata rimossa ed il liquido ricomposto nel cranio. Una situazione molto rara che spesso ha conseguenze drammatiche, ma per fortuna è andato tutto bene e come dice mamma Martina: “Non bisogna mai smettere di sperare“. Ora il piccolo Santiago parla, ride e sorride per la gioia di tutti.

Voi unimamme eravate a conoscenza di questa bellissima vicenda?

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