Il prezzo del pane in Italia lievita sensibilmente: quanto costa regione per regione

Il prezzo del pane lievita. Sembra una battuta umoristica, ma purtroppo non lo è. E’, invece, un serio problema che coinvolge, e preoccupa, milioni di famiglie in Italia. 

Parte tutto da lì, Da quel maledetto 24 febbraio 2022 che ha segnato l’inizio della guerra tra Russia ed Ucraina. Da quel giorno sono cambiate tante cose. Tutte, assolutamente, in peggio.

Il prezzo del pane lievita
Il prezzo del pane aumenta ancora Foto ANSA (universomamma.it)

E’ la guerra, si dice sempre. Ma poi c’è sempre qualcuno che ne scatena una, con tutto poi il tragico rosario di conseguenze. Morte, distruzione, disperazione. Tutto prosegue e non vi è un minimo segnale di un cessate il fuoco che possa poi far intravedere una fioca luce di speranza di pace. Chi invece la guerra la sta seguendo, per sua fortuna, soltanto a debita distanza, le conseguenze del conflitto russo-ucraino le scorge, evidenti, nel suo portafoglio. E’ il suo contenuto, decisamente più leggero, a marcare quanto la guerra scoppiata nel cuore dell’Europa abbia un peso quasi insostenibile per milioni di famiglie italiane.

La crisi energetica, che ha comportato l’effetto economicamente devastante del caro-bollette, l’inflazione che ha toccato livelli mai raggiunti negli ultimi decenni e i conseguenti rincari dei prezzi dei prodotti di prima necessità come pane e pasta, non sono altro che la naturale appendice dell’aumento delle materie prime causate dal conflitto in atto da oltre un anno a soli due passi da noi. L’aumento dell’alimento primario, ovvero del pane, rappresenta al meglio il drammatico periodo che stiamo vivendo.

Il prezzo del pane lievita…troppo

Aumenti che sembrano non fermarsi mai, così come non si fermano ansia e preoccupazione all’interno di tanti nuclei familiari che temono di non reggere più questa devastante forza d’urto rappresentata dal caro-vita.

Il prezzo del pane lievita
Ancora aumenti per il prezzo del pane Foto ANSA – (universomamma.it)

Assoutenti, così come ci informa tg24.sky.it, ha confrontato i listini di pane e pasta nelle più importanti città italiane, per comprendere quanto i rincari di luce e gas dello scorso gennaio abbiano influito direttamente sui prezzi al dettaglio. Il triste primato della città dove il prezzo del pane ha raggiunto i suoi livelli massimi è Ferrara dove, informa Assoutenti, “un chilo di pane fresco di grano costa fino a 9,8 euro (quotazione massima), mentre il prezzo medio si attesta 5,31 euro al kg“.

Se Ferrara piange certo non ridono nemmeno Forlì, dove il prezzo massimo del pane ha toccato quota 9 euro al kg, né Venezia, dove un chilo di pane fresco ha raggiunto la quota massima di 8,5 euro. A Milano, Bari, Ancona, Macerata, Bologna, Bolzano, Modena, Reggio Emilia, Trento ed Udine il prezzo del pane viaggia sui 6 euro al kg, mentre Napoli, Cosenza e Benevento sono le province dove il pane costa meno, dai 2 euro al kg nel capoluogo partenopeo fino a circa 2,5 euro al kg nelle altre due province.

Fin tanto che continuerà la follia bellica in Europa, i prezzi continueranno, inevitabilmente, a salire. Un dramma, uno dei tanti,  che vive drammaticamente incastrato all’interno della più grande tragedia.

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