Spaventosa allerta dei medici, aumentano i casi di infezione letale: bambini a rischio

Il numero di bambini affetti da un’infezione cerebrale potenzialmente mortale è in drammatico aumento. Ecco cosa c’è da sapere.

Nuovo allarme sanitario dagli Stati Uniti. I casi di infezione cerebrale mortale tra i bambini sono in aumento. Il trend è in atto da anni ma negli ultimi tempi ha subito una marcata accelerazione. Negli Usa c’è stato un’impennata del 200% dei casi di ascessi a dicembre 2022 a seguito della diffusione delle infezioni respiratorie durante l’inverno. La malattia si presenta con 9 segni principali: vediamoli da vicino.

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Gli ascessi cerebrali sono sacche piene di pus causate da batteri o funghi. (Universomamma.it) (Universomamma.it)

Il picco ha visto 102 infezioni in tutti gli Stati Uniti, quasi il doppio del massimo precedentemente registrato (61 al mese). I casi sono rimasti al di sopra di quella soglia fino a marzo 2023 incluso, secondo gli ultimi dati disponibili. I Centers for Disease Control and Prevention statunitensi fanno sapere che nonostante l’aumento, la condizione rimane estremamente rara. Ma il rischio non va assolutamente sottovalutato.

L’infezione cerebrale mortale che minaccia i più piccoli

Gli ascessi cerebrali sono sacche piene di pus causate da batteri o funghi. Entrano nel cervello attraverso il flusso sanguigno da un’infezione in un’altra parte del corpo, come la polmonite. Se identificati precocemente, possono essere trattati con antibiotici, ma la pressione esercitata sul tessuto cerebrale può interrompere il flusso sanguigno con esiti anche fatali.

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Nel dicembre 2022 i casi di ascessi cerebrali hanno raggiunto un massimo di 102. (Universomamma.it)

Un report del CDC guidato dall’epidemiologa Emma Accorsi ha analizzato i dati di 37 ospedali pediatrici in 19 Stati e a Washington DC per contare il numero di ascessi nei pazienti di età inferiore ai 18 anni dal 2016. È emerso che tra il 2016 e il 2019 il numero medio mensile di ascessi cerebrali nei bambini era di circa 34, con un picco di 61 in un solo mese. Durante il Covid, i casi sono diminuiti in linea con altre infezioni come il virus respiratorio sinciziale e l’influenza. Ma una volta revocate le restrizioni nell’estate del 2021, i numeri sono tornati a salire.

Poi, nel dicembre 2022, a seguito di un marcato aumento di altre malattie respiratorie, i casi di ascessi cerebrali hanno raggiunto un massimo di 102: un aumento del 200% rispetto al pre-pandemia. I numeri sono scesi a gennaio, febbraio e marzo 2023, ma sono rimasti al di sopra del massimo mensile pre-Covid. Secondo Accorsi e il suo team “questa analisi in una vasta rete geograficamente diversificata di ospedali pediatrici ha mostrato aumenti delle infezioni intracraniche pediatriche a partire dalla metà del 2021 con un grande picco nell’inverno 2022-2023”.

Un secondo report, che ha esaminato una serie di casi nel sud del Nevada, allude a un potenziale collegamento con le regole sull’uso della mascherina. Il CDC continuerà a monitorare gli ascessi cerebrali e i medici tengono alta l’attenzione sui sintomi. Questi includono: mal di testa (spesso gravi e localizzati), cambiamenti nello stato mentale (confusione o irritabilità), problemi con la funzione nervosa (debolezza muscolare, linguaggio confuso), una temperatura elevata, convulsioni, sensazione di malessere, vomito, torcicollo, cambiamenti nella vista. Accorsi raccomanda a tutti i minori di 18 anni di sottoporsi a tutti i vaccini raccomandati, tra cui influenza e Covid.

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