Il dibattito sul consumo di funghi nei bambini sotto i 12 anni ha generato molte discussioni tra genitori, pediatri e nutrizionisti.
La preoccupazione maggiore si concentra sulla capacità dei bambini di digerire sostanze come la chitina e alcuni zuccheri specifici nei funghi, che potrebbero portare a reazioni da intossicazione.

Nonostante ciò, un’analisi dettagliata delle raccomandazioni delle principali autorità sanitarie internazionali e delle società scientifiche pediatriche dipinge un quadro differente.
A differenza delle preoccupazioni comuni in Italia, nessuna autorità sanitaria internazionale sconsiglia esplicitamente il consumo di funghi nei bambini.
Funghi si o no prima dei 12 anni ?
Al contrario, in molti paesi si promuove l’introduzione di questo alimento nella dieta infantile con ricette create appositamente. Nel Regno Unito, ad esempio, le linee guida per le mense scolastiche suggeriscono l’uso dei funghi come ingrediente in piatti adatti ai bambini.

La situazione in Italia appare quindi come un’eccezione rispetto alla norma internazionale. Caterina Vignuda, pediatra e autrice, evidenzia la mancanza di basi scientifiche a sostegno del divieto italiano, sottolineando l’importanza dei funghi come fonte di minerali, antiossidanti e vitamine.
L’origine del divieto sembra legata alla cautela verso i funghi selvatici non controllati. Un opuscolo del ministero della Salute italiano avverte sui rischi di ingestione di specie tossiche, consigliando cautela. Questa precauzione, però, è stata interpretata in modo eccessivamente ampio, estendendola a tutti i tipi di funghi.
Il CREA (Centro Ricerche Alimentari) specifica che il problema concerne i “funghi raccolti”, quelli non coltivati che possono nascondere rischi maggiori per la salute, come la presenza di sostanze nocive quali la nicotina. I funghi coltivati venduti nei supermercati, invece, sono selezionati anche in base alla loro digeribilità e sicurezza.
È fondamentale fare una distinzione tra il consumo cauto di funghi selvatici raccolti personalmente e quello dei prodotti coltivati certificati disponibili commercialmente. Le evidenze attuali non giustificano una privazione totale dei bambini dalle qualità nutritive dei funghi coltivati. Informarsi correttamente sui prodotti consumati è cruciale per evitare restrizioni ingiustificate basate su informazioni errate o superate.