Cosa si nasconde dietro il prurito del tuo bambino ? Dalle allergie silenziose a problemi inaspettati

Il prurito nei bambini è un sintomo che può nascondere diverse cause, alcune delle quali possono sorprendere i genitori.

Questa sensazione fastidiosa, spesso descritta come un “pizzicore” o un “bruciore”, porta a una voglia, talvolta incontrollabile, di grattarsi. Nonostante non sia una malattia di per sé, il prurito può essere indicativo di varie condizioni sottostanti che richiedono attenzione.

Le terminazioni nervose specifiche per il prurito trasmettono questa sensazione al nostro cervello attraverso meccanismi simili a quelli del dolore. Il prurito può avere origini cutanee, come secchezza o infiammazioni della pelle; generali, legate a malattie che rilasciano sostanze stimolanti nel sistema nervoso centrale; o psicogene, dovute a stress o ansia. La soggettività della sensibilità al prurito rende alcuni bambini più tolleranti rispetto ad altri nelle stesse condizioni.

Perché al mio bambino prude tutto?

Tra le cause più comuni del prurito nei piccoli troviamo quelle cutanee: malattie infettive (varicella, herpes), infiammatorie e allergiche (orticaria), e reazioni alle punture di insetti. In questi casi vengono rilasciate sostanze come l’istamina che provocano l’infiammazione e quindi il prurito. Farmaci antistaminici o antinfiammatori possono essere prescritti dal pediatra per controllare la situazione.

La dermatite atopica rappresenta un’altra causa frequente di prurito nei bambini ed è principalmente dovuta all’estrema secchezza della pelle. In questo caso gli antistaminici sono meno efficaci e si preferisce l’uso di creme emollienti e detergenti naturali non schiumogeni.

Le allergie rappresentano un altro campo vasto da esplorare quando si parla di prurito infantile: dalle riniti alle congiuntiviti allergiche stagionali fino alle reazioni alimentari acute come l’orticaria o addirittura l’anafilassi dopo l’ingestione dell’alimento responsabile.

Inoltre, ci sono zone specifiche dove il prurito tende a localizzarsi maggiormente nei bambini: cuoio capelluto (spesso per pidocchi), regione anale (per ossiuri) e nella regione genitale femminile (vaginiti). Quando invece il prurito è diffuso senza lesioni evidenti (“prurito sine materia”), le cause potrebbero essere psicogene oppure legate a patologie più serie degli organi interni.

Il trattamento del prurito mira principalmente a ridurre la necessità del grattamento attraverso idratazione della cute con creme base e oli naturali ed evitando sfregamenti che potrebbero aggravare la situazione. Rimedi lenitivi naturali come gel all’aloe vera o impacchi freddi possono offrire sollievo in caso di punture d’insetto.

È fondamentale vestire i piccoli con tessuti naturali non colorati per minimizzare irritazioni e sudorazione eccessiva; in alcuni casi potrebbe essere utile ricorrere all’uso di maniche lunghe o guantini per impedire il grattamento diretto sulla pelle irritata.

Consultare sempre il pediatra davanti a episodi prolungati o intensificati di prurito è essenziale per identificarne le cause sottostanti ed intraprendere le misure terapeutiche più appropriate alla situazione specifica del bambino.

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