Orecchioni: non solo gonfiore! cause, sintomi nascosti e l’efficacia vitale del vaccino

Gli orecchioni rappresentano una sfida per la salute pubblica nonostante l’ampia percezione di essere una semplice noia infantile.

La parotite epidemica, causata dal virus della parotite della famiglia dei Paramyxovirus, continua a essere una minaccia, soprattutto per chi non è immunizzato o ha una immunità ridotta.

La drastica riduzione della sua prevalenza è un successo attribuibile all’introduzione del vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia), che tuttavia non ha portato all’eradicazione della malattia.

Il virus mira principalmente alle ghiandole salivari, causando un gonfiore doloroso che può alterare significativamente l’aspetto del viso. I sintomi degli orecchioni variano ampiamente, con alcuni individui che esperiscono febbre, mal di testa e perdita di appetito prima del gonfiore, mentre altri possono avere un decorso lieve o essere completamente asintomatici. Questa variabilità rende la trasmissione del virus particolarmente insidiosa, anche in assenza di sintomi evidenti.

Orecchioni, diagnosi e cura

La diagnosi degli orecchioni si affida all’osservazione dei sintomi, ma talvolta sono necessarie analisi specifiche. Non esistendo una cura definitiva, il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi, sottolineando l’importanza del riposo e dell’idratazione.

Le complicanze degli orecchioni possono essere gravi, specialmente negli adulti o in chi ha un sistema immunitario debole. Problemi come orchite, meningite virale, encefalite, pancreatite e, in rari casi, sordità permanente sottolineano la serietà potenziale della malattia.

La trasmissione avviene principalmente attraverso goccioline respiratorie o contatto diretto con saliva infetta, rendendo gli ambienti chiusi particolarmente a rischio. Di conseguenza, la prevenzione attraverso la vaccinazione è fondamentale.

Il vaccino MPR, spesso somministrato insieme al vaccino contro la varicella (MPRV), è l’arma più potente contro gli orecchioni, garantendo una protezione superiore all’88% dopo due dosi. Tuttavia, è cruciale monitorare l’immunità nel tempo, specialmente in adolescenti e giovani adulti, per prevenire focolai di contagio.

Un’attenzione particolare va riservata alle donne in età fertile, per le quali il vaccino è controindicato durante la gravidanza. Data l’alta probabilità di complicanze come l’aborto spontaneo se gli orecchioni vengono contratti nel primo trimestre, è vitale assicurarsi di essere adeguatamente protette prima di considerare una gravidanza.

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