Nel mondo della cura dei neonati, uno degli aspetti che genera maggiori dubbi tra i genitori è senza dubbio quello relativo a come vestire i propri figli in modo adeguato alle varie condizioni climatiche.
La paura che il bambino possa avere freddo porta spesso a sovraccaricarlo di strati di vestiti, ma è davvero la scelta giusta? Secondo gli esperti, meno vestiti potrebbero significare più sicurezza per i nostri piccoli.
La pediatra sottolinea l’importanza di monitorare correttamente la temperatura del bambino per evitare situazioni di disagio o pericolo. Contrariamente a quanto si possa pensare, mani e piedi freddi non sono indicatori affidabili dello stato termico generale del bebè. È preferibile verificare la temperatura corporea infilando una mano nel body del piccolo, precisamente dietro il collo o sulla schiena.
Anche l’aspetto della pelle può fornire preziosi indizi: un colorito arrossato indica generalmente calore eccessivo, mentre labbra bluastre e cute pallida segnalano un bisogno impellente di calore. In entrambi i casi, è fondamentale intervenire tempestivamente per riportare il bambino a una condizione di benessere termico.
Non coprire eccessivamente il bambino : ecco perché
Il pianto rimane tuttavia il principale segnale d’allarme attraverso cui un neonato comunica il proprio disagio. Di fronte a un pianto inconsolabile senza cause apparenti, provare ad aggiustare la quantità di abbigliamento può essere una soluzione efficace per placare il malcontento del piccolo.
I rischi legati al surriscaldamento dei neonati non sono da sottovalutare: in particolare durante i mesi invernali, esiste una correlazione tra surriscaldamento ambientale e sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Gli esperti raccomandano quindi di mantenere le temperature domestiche entro limiti moderati e di evitare sbalzi termici troppo bruschi.
Per quanto riguarda l’abbigliamento ideale da scegliere per i bebè, alcuni consigli pratici possono fare la differenza nella prevenzione del surriscaldamento. All’interno delle mura domestiche è consigliabile mantenere temperature ambientali comprese tra 20-22 gradi durante il giorno e 18-20 gradi durante la notte. L’utilizzo di indumenti prodotti con fibre naturali come il cotone aiuta a prevenire irritazioni cutanee ed è preferibile rispetto alle fibre sintetiche.
Quando si esce all’aperto invece, l’abbigliamento “a cipolla” rappresenta una strategia vincente: body, tutina, golfino e giacca costituiscono gli strati ideali da modulare in base alla temperatura esterna. Importante ricordarsi che all’interno dell’auto o quando si utilizza un marsupio potrebbe essere necessario rimuovere uno strato per evitare accumuli eccessivi di calore.
Infine, anche durante le ore notturne occorre prestare attenzione alla gestione termica: evitando coperte pesanti o troppe coperte si riduce il rischio legato al surriscaldamento notturno dei più piccoli. L’utilizzo di pigiami interi con zip rappresenta una soluzione pratica ed efficace per garantire ai bambini sonni tranquilli e sicuri.